Bollo auto, si va verso l’abolizione ?

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Il premier, Matteo Renzi, ha promesso di eliminare il bollo auto nel 2017, ma prima bisogna trovare la copertura economica per questa delicata operazione

L’automobile per gli italiani sta diventando sempre più un lusso, considerando le numerose tasse e balzelli – di anno in anno sempre più cari – che l’automobilista risulta costretto a pagare per un bene che risulta a volte indispensabile considerando lo scarso sviluppo dei trasporti pubblici nel nostro paese.Polizia

Ad esempio, il bollo auto, o tassa di possesso, risulta – insieme al canone – tra le tasse più odiate dagli italiani che si vedono costretti a pagare per qualcosa che si ha già acquistato e su cui sono state pagate comunque altre tasse nel momento della compravendita.

Recentemente  però sembra si sia aperto uno spiraglio in questo turbinio di pagamenti: il premier Matteo Renzi ha infatti annunciato di voler eliminare il bollo dal 2017, così come ha fatto con l’Imu. Purtroppo ancora non vi è nulla di certo e non si può escludere a priori che questa sia stata una mossa effettuata a fini elettorali.

Il problema del bollo auto è che nonostante sia un tassa pagata a livello nazionale, gli introiti che ne derivano vanno nelle casse  – quasi sempre vuote – delle regioni che oltretutto decidono il valore del suo importo. Quindi il primo problema sarà trovare l’enorme copertura finanziaria per fa si che l’eliminazione della tassa di possesso diventi realtà.

Per questo motivo, la legge di Stabilità che si voterà a dicembre 2016 andrà ad abolire il bollo in modo progressivo, iniziando ad eliminare questa tassa prima su alcune categorie di automobili, probabilmente le più ecosostenibili o le più recenti, senza escludere quelle storiche, per poi passare a tutte le altre. Bisognerà comunque fare i conti con i già citati governi regionali che ripartiscono tar di loro circa 6 miliardi di euro l’anno incassati dalla tassa più odiata.

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