BiciBonsai: la nuova moda “giappo-fashionista”

SportFair

La moda “giappo” delle BiciBonsai, dette anche MiniVelo

soma_minivelo_kevaction2-370x300Il Giappone è foriero di invenzioni, creazioni, mode. Gli hipster dagli occhi a mandorla sono dunque, per natura e cultura, avamposti d’oriente che dettano in anticipo cosa sarà cool e cosa invece non lo sarà. Adeguandoci a questo tipo di pensiero ormai diffuso e ricorrente, accettiamo di buon grado di parlare di una nuova “corrente fashionista”: le bicibonsai, anche dette minivelo. Immaginate una bici da corsa. Adesso rimpicciolitela di un bel po’. Ancora un po’. Ok. Perfetto. E adesso, su questa mini bici dalle dimensioni molto ridotte, aggiungete invece una sella normale, da adulto, e un manubrio altrettanto da adulto. Certo, qualcosa nel rapporto dimensionale sembra non tornare in questa bici. Qualcosa sembra essere fuori posto o fuori scala. Ma forse è proprio questo il suo bello. E forse è questo il motivo per cui questa minibici piace così tanto ai GiappoHipster.

miniveloOra, ripetiamo l’esperimento. Immaginate una bici da mountain bike. E fate la stessa cosa di prima: rimpicciolite il tutto. Salvo poi, in ultima fase, aggiungere un sellino e un manubrio da uomo maturo. Anche qui qualcosa non torna, evidente. Siamo di fronte a un apparente innesto mal riuscito. O a una malformazione ciclistica. Eppure questo inganno ottico è la cosa più vista sulle strade del Giappone che conta.

fuji-2011-mini-velo-gear11-japan-2O almeno così riferiscono i trend setter che il mondo fashionista tanto adora. In sintesi, le bicibonsai o minivelo hanno cerchi da 20 pollici invece che da 28. E assomigliano molto alle bici pieghevoli. Non fosse che non sono pieghevoli. Anzi. La cosa che più piace a chi ama le minivelo è proprio la stabilità di queste bici. È grazie al telaio tradizionale, a triangoli sovrapposti, che le bicibonsai garantiscono prestazioni al top. Al contrario delle sorelle pieghevoli. A noi italiani questa moda ricorda molto la Graziella degli anni andati. Agli scettici ricorda le bici per bambini ricchi e viziati. Alla maggior parte ricorda la favola di Gulliver e dei suoi amici Lillipuziani. Ma, è un dato di fatto, se in Giappone le minivelo sono attive già dal 2011, in Italia presto sentiremo parlare di loro. Basta aspettare ancora un po’ e dopo lo scatto fisso arriveranno anche queste bicibonsai. Probabilmente sbarcheranno più facilmente nelle metropoli, visto che il loro utilizzo in città è favorito dalle dimensioni e dalla facilità di trasporto anche su mezzi pubblici. La parola d’ordine per i ciclisti “fighi” delle metropoli italiane sembra essere dunque una sola, nel futuro prossimo venturo: MINIATURIZZARE!

 

Condividi