A tutto Trezeguet: “Pogba può fare la storia della Juventus, su Lippi e quella finale con il Milan…”

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David Trezeguet torna a parlare dei suoi anni alla Juventus, tante le gioie e anche qualche dolore. E consiglia Pogba…

LaPresse/Daniele Badolato
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Con i suoi gol ha fatto innamorare milioni di tifosi e regalato gioie e successi indimenticabili alla Juventus. David Trezeguet è stato uno degli attaccanti più forti che hanno mai calcato i campi della nostra Serie A, coordinazione incredibile e gol nel dna. Destro, sinistro, testa, acrobazia. In ogni modo. “Se devo indicare l’allenatore che mi ha trasmesso di più in tutta la mia carriera, non ho dubbi, è Marcello Lippi. Quando lo vidi arrivare per la prima volta all’allenamento notai subito l’entusiasmo che suscitava nei tifosi e nei miei compagni. Mi ha dato quella fiducia necessaria per dimostrare le mie qualità dopo la partenza di Inzaghi, ha tirato fuori il meglio da me, mi ha fatto diventare capocannoniere e mi ha permesso di apprendere al meglio cosa significa far parte della Juventus”, racconta l’attaccante francese nel corso di una lunga intervista rilasciata ai ‘Signori del calcio’, trasmissione di Sky Sport.

Tanti i temi affrontati da Trezeguet nel corso dell’intervista, iniziando da Pogba: “E’ un talento straordinario e ha l’età dalla sua parte. Ha molte responsabilità che si è guadagnato con le prestazioni e con le giocate espresse con la maglia della Juventus. Sta dimostrando – le parole di Trezeguet riportato da GianlucaDiMarzio.com – di essere un giocatore molto importante per la Juventus, per il calcio italiano e per la nazionale francese. Allegri ha fatto un lavoro super con lui, gli parla, lo sprona a migliorare e lo fa crescere perché sa che e’ molto giovane ed ha un futuro molto importante davanti a sé, e lui si e’ messo a disposizione della squadra. Mi auguro che rimanga a lungo, perché sa benissimo che e’ in un ambiente giusto per la sua crescita, ha tutta la fiducia e un futuro interessante, può fare la storia alla Juventus“.

LaPresse/Spada
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Tante gioie e una delusione, Trezeguet torna a parlare della finale persa contro il Milan: “Sapevamo di essere più forti dei rossoneri, lo avevamo dimostrato in Italia, e quella consapevolezza aumentava la nostra voglia di vincere. Dopo il rigore di Shevchenko, essendo giovane, mi convinsi che sarei tornato a giocare un’altra finale di Champions League, ma purtroppo non accadde, perciò e’ il rimpianto più importante della mia carriera. A Berlino ho rivisto la mia Juve, purtroppo questa coppa ci sfugge ma sono fiducioso che prima o poi arriverà perché i bianconeri sono tornati quelli che tutti conoscevano, protagonisti a livello nazionale ed internazionale”.

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