Roma 2024, Montezemolo chiarisce: “non serve il referendum, i romani hanno già deciso”

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Il presidente del comitato promotore di Roma 2024 sottolinea l’inutilità di un referendum che determini la volontà dei cittadini romani, già favorevoli ad ospitare i Giochi

La decisione dei cittadini romani è già stata presa, la maggioranza di essi vuole le Olimpiadi del 2024. A renderlo noto è il presidente del comitato promotore Luca Cordero di Montezemolo che, in merito alle polemiche su un eventuale referendum, ha reso noti i dati relativi alla volontà dei romani, fortemente favorevoli ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024.

LaPresse/Fabio Cimaglia
LaPresse/Fabio Cimaglia

La candidatura di Roma ai Giochi del 2024 è stata promossa lo scorso 24 giugno dall’86% dell’Assemblea capitolina, organismo democratico, espressione della volontà popolare. La decisione è stata condivisa dalla stragrande maggioranza dei romani e degli italiani, come certifica il sondaggio Ipsos presentato a Losanna al presidente del CIO Thomas Bach. Una volontà che non è influenzata dall’imminente campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindacoL’espressione popolare dell’Assemblea capitolina ha avviato il nostro percorso in cui sono state coinvolte Istituzioni, Municipi, associazioni ambientaliste, associazioni sportive di base, scuole e università, mettendo in moto un confronto complementare per una totale condivisione nelle scelte” sottolinea Montezemolo.

LaPresse / Roberto Monaldo
LaPresse / Roberto Monaldo

“La nostra priorità è chiudere il Dossier e il Business Plan che presenteremo ufficialmente al CIO il 17 febbraio prossimo. Fra meno di un mese ogni cittadino, ogni contribuente conoscerà il progetto nella sua interezza. Non abbiamo mai parlato di numeri e per questo la posizione dei Radicali risulta pregiudiziale“. Montezemolo chiarisce: “Non siamo contrari alla consultazione referendaria, non spetta a noi proporla, ma la volontà popolare è già stata manifestata dalla delibera votata a larghissima maggioranza in Consiglio comunale. L’eventuale referendum sarebbe unicamente abrogativo e andrebbe contro la scelta democratica già effettuata dai cittadini romani.

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