Niang via, Saponara non insegna? Milan, una figuraccia nel segno di un progetto che non c’è…

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Quasi certa la partenza di M’Baye Niang direzione Leicester, il Milan sconfessa l’ennesimo progetto lanciato in estate. E la pazienza questa volta è davvero finita…

“Io penso che bisogna essere chiari coni tifosi e che bisogna far tutto per renderli felici”. Ecco come predicar bene e razzolar male, anche se in questo caso a pronunciare quelle parole è Barbara Berlusconi, l’ad delegato con delega al marketing. Di questioni di campo se ne occupa Adriano Galliani, che ieri con la quasi certa partenza di Niang ha sconfessato ancora una volte l’ennesimo progetto lanciato in estate. Semmai un progetto in casa rossonera, negli ultimi cinque anni, ci sia mai stato. Perché i fatti dimostrano tutto il contrario. “Giovani, bravi e possibilmente italiani”, il motto delle scorse stagioni: ed ecco la cessione di Riccardo Saponara che oggi è uno dei migliori giocatori del campionato. Sbagliare è umano, perseverare però…

Milan claudicante della stagione in corso, una delle poche note positive? M’Baye Niang, attaccante classe 1994 rimasto in rossonero in estate solo per la forte volontà di Sinisa Mihajlovic che nel francese credeva molto. E i fatti gli hanno dato ragione: forza fisica, gol e un progetto di campioncino da accudire e crescere in casa. Sì, del Leicester però. Perché davanti ai sedici milioni messi sul piatto dalla squadra di Ranieri non c’è progetto che tenga. Sempre che ce ne sia mai stato uno. O, per meglio dire, in attesa del prossimo, con nuovi slogan e tanta pazienza. Quella che i tifosi hanno, giustamente, perso da un bel po’.

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