Sporting Locri, tra dubbi e il ripensamento di Armeni: “ragazze in campo il 10 gennaio”

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Dopo le minacce ricevute e la decisione di ritirare la squadra, il presidente dello Sport Locri Ferdinando Armeni fa marcia indietro: “ragazze un campo il 10 gennaio con la Lazio”

Scendere in campo per spazzare via la paura. “Penso che sia giusto così, che sia giusto giocare. Naturalmente devo confrontarmi con gli altri soci e con le istituzioni, bisogna che vi siano tutte le condizioni, ma mi piacerebbe vedere in campo le ragazze. Se lo meritano e lo merita la città. Le ragazze il 10 gennaio saranno in campo contro la Lazio”. Parole chiare quelle pronunciate alla ‘Repubblica’ da Ferdinando Armeni, presidente dello Sporting Locri, la formazione di calcio a cinque femminile finita al centro delle cronache negli ultimi giorni dopo il ritiro dal campionato per via delle minacce subite proprio dal suo presidente. Che, dunque, fa marcia indietro rispetto all’idea iniziale di non far più scendere in campo la ragazze, nonostante la solidarietà arrivata da tutto il mondo calcistico, compreso il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio.

Un vicenda piena di punti oscuri sulla quale gli inquirenti stanno provando a fare chiarezza. E la prima pista scartata sembra essere proprio quella che in un primo momento appariva predominante: “Tendo ad escludere che i clan si interessino di una piccola realtà come la nostra. Ritengo – ha proseguito Armeni nel corso dell’intervista a Repubblica – che si tratti di cretini, di imbecilli, magari pericolosi, che non si rendono conto di quello che hanno fatto e dell’immagine che stiamo dando della Calabria. Per il resto, girano solo cattiverie gratuite. Si è detto che la società ed io abbiamo dei debiti, ma non è vero. Si è persino detto che sotto c’è una questione di donne. Figuriamoci, io ho una bella famiglia ed una bimba piccola. Sono solo volgarità. Io non ho nulla da nascondere, tanto che ho già consegnato i bilanci societari agli inquirenti”.

Sporting Locri dunque in campo il prossimo dieci gennaio contro la Lazio, ma sul futuro i dubbi di Armeni rimangono tali: “Restano in piedi  tutte le mie perplessità. In questo momento non riesco a pensare a nulla, non ho la giusta serenità, troppe cose sono accadute e troppo in fretta. Io resto dell’idea di lasciare, di cedere il testimone a chiunque abbia voglia d’impegnarsi per il futuro dello Sporting e di Locri. Ma non ho deciso nulla, devo riflettere”.

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