Psg, Sirigu: “lavoro duro ma le cose non cambiano, questa non è concorrenza”

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Il portiere italiano apre ad un futuro lontano dal Paris Saint Germain: “valuto tutte le proposte, non escludo nulla”

Una situazione non facile vissuta sempre con il piglio del campione. Salvatore Sirigu è ormai dall’inizio della stagione il vice di Kevin Trapp al Psg, un ruolo difficile da accettare che gli ha permesso di scendere in campo solo in Coppa di Lega, per un totale di due presenze, l’ultima ieri sera contro il Saint-Etienne, gara vinta dai parigini con un gol di Cavani.

LaPresse/Fabio Ferrari

Il portiere italiano soffre questa situazione e lavora duramente per cambiarla: “non giocare non fa mai piacere – sottolinea Sirigu – ma non so se qui ci sia concorrenza vera. Mi sono sempre allenato per cercare di invertire la tendenza, ma alla fine è l’allenatore che decide. Le sue decisioni posso non condividerle, ma da professionista devo accettarle”. La cessione è un’ipotesi che Sirigu prende in considerazione: “quando lasci un club come il Psg devi valutare molte cose. Andarmene è una possibilità. Non so cosa succederà a gennaio, di questo se ne occupa il mio procuratore. Non avrei problemi a restare, ma sono pronto ad studiare ogni proposta. Non ho preclusioni, né per tornare in Italia, né per restare all’estero”. Poi, Sirigu, respinge le accuse di aver rifiutato di giocare nell’ultima gara di Champions League: “Falsità. Lo ha spiegato anche Blanc. Prima di scrivere certe cose bisogna verificare le fonti e non assecondare dicerie senza senso”.

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