F1, Luca Montezemolo tra passato e futuro: “amo ancora la Ferrari, adesso però penso a Roma2024”

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Tanti i temi trattati da Montezemolo intervistato a margine della 50a edizione dei Caschi d’oro di Autosprint

Un passato colorato di rosso, un presente a forma di cinque cerchi e un futuro ancora tutto da decifrare. E’ la storia di Luca Cordero di Montezemolo, presidente Ferrari prima, leader del comitato organizzatore per Roma 2024 adesso, due sfide diverse ma altrettanto affascinanti.

LaPresse / Roberto Monaldo
LaPresse / Roberto Monaldo

Le sue sensazioni e i suoi pensieri, Luca Montezemolo li ha espressi a margine della 50a edizione dei caschi d’oro di Autosprint, dove ha analizzato vari temi, dallo sport alla politica, partendo dalla sua amata Formula 1: “per la Ferrari, nel 2016, ci sono le condizioni per guardare avanti con un certo ottimismo ma bisognerà vedere quale salto prestazionale farà la Mercedes. Recentemente ho fatto una colazione con Lauda, il quale mi ha detto che la Mercedes non starà ad aspettare”. Alonso e Vettel, passato e presente della Ferrari, Montezemolo spiega il suo pensiero sui due piloti: “Alonso sarebbe stato più ferrarista se nel 2010 gli avessimo fatto vincere il mondiale. Però quell’anno era molto più facile perdere che vincere. Quando per due volte in tre anni perdi il mondiale all’ultima gara, diventa tutto più complicato.

LaPresse/Photo4
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Vettel? Certamente ha dimostrato grande capacità di lavorare per la squadra. Quando Domenicali me lo portò a casa mia, a Bologna, si presentò con una scatola di cioccolatini svizzeri come regalo e parlammo del futuro. Mi sembra un ragazzo fondamentale per la crescita della macchina e per la tenuta della squadra. Con i fatti, non solo con le parole, è capace, come Michael Schumacher, di far capire che si vince insieme ma si perde anche insieme”. Sul futuro della Formula 1 Montezemolo ha le idee chiare: “il vero tema è che attualmente in F1 ci sono solo due squadre. Quest’anno quando la Mercedes ha avuto dei problemi, l’unica che poteva vincere era la Ferrari. Sono mancate le altre squadre, come nel passato. Bisognerebbe avere un lotto di squadre competitive nella F1.

LaPresse / Roberto Monaldo
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Credo anche che il tema della governance sia molto importante, perché oggi ci sono tante cose da seguire anche se i regolamenti tecnici sono prioritari. Però non vorrei aggiungere altro perché qualcuno potrebbe pensare che io voglia fare polemica, allora preferisco parlare di Olimpiadi. Se riuscissimo a portare le Olimpiadi a Roma, varrebbe come due mondiali vinti. Credo che ci siano le condizioni per farlo. Stamattina sono stato al CONI, dove ho visto un mondo dello sport molto compatto. Si sta pensando alle olimpiadi nel modo giusto e a tal proposito credo che Malagò abbia avuto un’ottima idea nel premiare i campioni olimpici del passato”.

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