Moto Gp, il presidente della FMI difende Vale: “tutto organizzato”

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Paolo Sesti amareggiato e deluso da quanto accaduto a Valencia, un complotto bello e buono ai danni di Valentino Rossi

Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana non accetta quanto accaduto domenica a Valencia. Sesti è volato in Spagna per assistere a questo grande appuntamento sportivo ma in realtà ha assistito ad un complotto, un biscottone: “ero a Valencia ed è stato un biscottone. Era abbastanza evidente che era già tutto preordinato per far perdere il mondiale a Valentino“, ha dichiarato Sesti. “Ho parlato con lui sia prima che dopo la gara – racconta Sesti – Le colpe però vengono da lontano, da una carenza di gestione da parte dell’autorità sportiva e del promotore (la Dorna, ndr) che hanno perdonato troppo a tanti“.

paolo sestiIl presidente della FMI è deluso e amareggiato: “non ci si è resi conto che questo era un bellissimo giocattolo che funzionava molto bene. Alla fine delle gare c’era il terzo tempo come nel rugby, i piloti dopo avere rischiato la vita a 300 all’ora si stringevano la mano e si abbracciavano. Questo non succede più e il problema è che non succederà più neanche in futuro. Perché si è rotto? Perché molti piloti dovevano essere sanzionati in precedenza. Qui invece non è mai stato sanzionato nessuno tranne Valentino“, ha spiegato Sesti che ha paura per il futuro della Moto Gp, “a Valencia si adombrava che alcuni sponsor si volessero ritirare – dice – Non so se sia stato detto al momento dell’arrabbiatura, ma questo è certamente un segnale negativo“, ha concluso Sesti.

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