La dottoressa Bertelè, medico ortopedico, bacchetta le scelte dello staff tecnico juventino di aumentare in maniera sproporzionate le gambe dei calciatori: “rischiano molti infortuni muscolari”
Match winner dello Juventus Stadium con il suo acuto che ha steso il Milan, Paulo Dybala è l’uomo del momento, il simbolo della rinascita bianconera. Max Allegri lo sa e si coccola il suo talento argentino: “Dybala è cresciuto molto anche fisicamente. Avete visto come gli sono cambiate le gambe da quando lavora con noi?“.
Un tema molto importante quello toccato dall’allenatore juventino, ripreso anche da Laura Bertelè, medico ortopedico, fisiatra e specialista in riabilitazione motoria. Le notizie che filtrano dallo staff tecnico parlano di 3 chili di muscoli messi nelle gambe in poco più di 4 mesi di lavoro e proprio su questo aumento sproporzionato della muscolatura la dottoressa Bertelè sottolinea: “ho seguito da vicino diversi atleti professionisti, calciatori in particolare: in parecchi casi ho visto cosce dalla muscolatura sproporzionata, eccessivamente grosse, con conseguente aumento del rischio di stiramenti e strappi. Ma lo staff medico della Juventus conoscerà alla perfezione il fisico di Dybala, conoscendone pregi e margini di crescita”. La dottoressa infine espone la propria teoria sul caso: “a mio giudizio, la potenza va a discapito di elasticità e velocità. Potenziare vuol dire rallentare; va bene potenziare, ma i muscoli giusti, non quelli che alla resa dei conti frenano il gesto atletico.
I contrasti? Prendiamo Messi, non certo un culturista dal punto di vista fisico: li evita perché è veloce, assorbe l’urto spostandosi. Quando uno è poco mobile diventa fragilissimo. Per assurdo, più diventi grosso come un armadio, più rischi di farti male”