Il nuovo tecnico della Dinamo Sassari, Calvani: “un pensiero a Sacchetti”

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Dopo l’esonero a sorpresa e per molti ingiusto, ecco Calvani a Sassari

Marco Calvani entra alla Club House societaria della Dinamo Banco di Sardegna con la sciarpa biancoblu al collo, ricevendo l’applauso della tifoseria sarda. È il general manager Federico Pasquini a presentarlo ai giornalisti: “contento di presentare un professionista e persona di livello. Ho poco da dire a riguardo, meglio far parlare lui”.

LaPresse/Daniele Montigiani
LaPresse/Daniele Montigiani

Calvani riceve la palla e si lancia nella sua prima intervista da coach dei campioni d’Italia: “ringrazio la società del presidente Sardara per avermi dato questa possibilità e Federico per avermi scelto. Sassari è una eccellenza del panorama nazionale ed europeo. In tanti volevano venire qui, io sono un privilegiato” – senza dimenticare il suo predecessore – “Meo ha dimostrato di poter fare una pallacanestro che in pochi hanno fatto. Un basket vincente. Ogni tecnico però deve essere sé stesso, non posso scimmiottarlo, non ho le sue qualità e sono diverso”.

Calvani parla di massimo rispetto per “chi mi paga lo stipendio e lo paga a chi lavora con me – aggiungendo – credo nel confronto, con tutte le componenti dell’ambiente. Presupposto tecnico? La costruzione di una squadra che abbia nella difesa il suo basamento”. In tribuna ad assistere al match con Pesaro, Calvani ha quindi concluso: “ho colto alcuni spunti da cui ripartire. L’attacco è andato bene, c’è da registrare la fase difensiva. La squadra deve avere fiducia nelle sue qualità, a me spetta il compito di ottimizzarle”.

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