Giovanni Malagò: per il presidente del Coni “lo sport deve andare avanti”

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Andare avanti per non darla vinta ai terroristi: ecco il Malagò pensiero

Le sue non sono parole di circostanza o dichiarazioni di facciata: Giovanni Malagò è scosso da quello che è successo a Parigi e forse più di tanti altri che parlano a sproposito, dà un peso importante alle parole, conoscendo bene la vita parigina e l’orgoglio francese, con la figlia che vive vicina alla zona degli attentati.

L’Italia e il mondo dello sport hanno dato una bellissima risposta, non dobbiamo smettere di pensare e ricordare. La vita va avanti, il mondo dello sport deve andare avanti. Abbiamo la forza della comunicazione, dobbiamo metterla a disposizione per sensibilizzare gli animi. Un attentato si è verificato nell’arrondissement confinante con quello dove vive mia figlia” – parole nette ma con l’emozione percepibile.

LaPresse/Belen Sivori
LaPresse/Belen Sivori

“Non è stato un attacco contro lo sport, è un attacco contro tutto, contro la società civile, le nostre abitudini e normalità – ha aggiunto Malagò -. L’indomani ho chiamato il mio collega del comitato olimpico francese per dimostrare la solidarietà di tutto il nostro Paese. Siamo in competizione sportiva per la candidatura olimpica del 2024 e ci incontreremo fra due giorni a Praga».

Il numero uno del Coni ha anche riflettuto sulla possibilità di apportare modifiche al mondo dello sport per arrivare alla consapevolezza che “cambiare i calendari internazionali vuol dire darla vinta agli attentatori”, dicendosi contrario all’ipotesi di spostare i prossimi Europei di calcio “poi se ci saranno disposizioni diverse dai responsabili di ordine pubblico e sicurezza non potremo che recepirle”.

Malagò è uomo perbene dello sport, un mondo toccato e vestito a lutto per quello che la mente umana ha prodotto in Francia nell’ultimo week end: le sue parole devono far riflettere e lasciare spazio alla speranza.

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