Slums Dunk: la pallacanestro che aiuta i bimbi e i giovani

SportFair

Una bellissima iniziativa nata da Bruno Cerella, Slums Dunk aiuta i bimbi e i giovani promuovendo il benessere fisico, l’educazione, l’integrazione sociale

Muzungu. I Muzungu sono gli uomini bianchi. Li chiamano così in Africa. O almeno così pare. Ascoltando gli ideatori del progetto Slums Dunk si imparano tante cose. Fra cui questa. Ma che cosa è Slums Dunk e chi sono gli ideatori di questo progetto? Tommy Marino, Michele Carrea, Giuseppe Di Palo, Simone Raso, Federico Cappelli, Niccolò Franceschini e Bruno Cerella (sperando di non aver scordato nessuno!). Bruno Cerella è un giocatore di basket italo-argentino da qualche stagione all’Olimpia Milano. Da tempo ha deciso di fare qualcosa nel sociale. Per sentirsi un giocatore e un uomo migliore. Così qualche anno fa Cerella ha coinvolto Tommaso Marino. E a seguire tutti gli altri nomi qui sopra elencati. Per dare vita al progetto Slums Dunk. Slums Dunk tenta di migliorare le condizioni di vita dei bimbi e dei giovani promuovendo il benessere fisico, l’educazione, l’integrazione sociale. È una Onlus. Che prevede di costruire infrastrutture sportive atte e adatte a promuovere e a mettere in pratica programmi sportivi e educativi. La zona d’azione di Slams Dunk al momento è il villaggio di Mabathini, nella baraccopoli di Mathare e nella città di Monze. Kenya. Per sostenere e saperne di più: slumsdunk.wordpress.com e facebook-com/SlumsDunk. Perché un pallone ben giocato può cambiare le cose in meglio. Ovunque.

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