MotoGP, Carlo Pernat condanna il tifo contro il pilota Ducati: “Insulti a Iannone è roba da curva”

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Carlo Pernat condanna gli insulti e i cori da stadio cantati contro Andrea Iannone

Dopo il funambolico commentatore televisivo Guido Meda,  anche Carlo Pernat, lo storico manager che fece esordire Valentino Rossi nel Motomondiale, bacchetta chi se l’è presa con Andrea Iannone, accusato di aver peccato di lesa maestà, tagliando il traguardo di Phillip Island in terza posizione davanti a Valentino Rossi e facendogli perdere punti importanti nei confronti di Jorge Lorenzo, sempre più all’attacco.
LaPresse/Reuters
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Su Facebook Pernat ha così scritto: “No ragazzi miei non ci siamo. Coprire di insulti Andrea Iannone perché ha battuto Valentino è roba da curva calcistica e questo non deve assolutamente entrare nella nostra cultura che è quella di rispettare campioni che si sorpassano a 300 Km/h. Pensate che in Spagna abbiano insultato Marquez perchè ha battuto Lorenzo levandogli 5 punti determinanti? non è così gli dicono bravo perché ha vinto. Personalmente sono tifoso di Valentino da sempre ma quando vedo queste cose me ne scappa la voglia. Sono sicurissimo che a Valentino questo comportamento dei suoi tifosi non gli va assolutamente a genio, come quello di fischiarlo al Mugello nel gran premio di questa stagione. Brutta roba ragazzi così non va bene per niente”.

Chiaro, diretto come la sua condanna nei confronti del brutto gesto dei tifosi di Valentino: Iannone è stato un degno avversario che andrebbe solo applaudito perché ha contribuito a rendere unico lo spettacolo del Gran Premio d’Australia. Parole che da un uomo navigato e perbene come Pernat sicuramente avranno un peso specifico notevole.
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