Marco Amelia the english-man: “vi racconto come ho stregato Mou”

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L’ex portiere del Milan spiega i retroscena che lo hanno portato a firmare con i campioni d’Inghilterra del Chelsea

Marco Amelia e il Chelsea, una storia d’amore sbocciata all’improvviso e immediatamente diventata realtà. Un’unione improvvisa e inaspettata che l’ex portiere del Milan spiega in conferenza stampa grazie al suo inglese imparato un pò per caso.

LaPresse/Reuters
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“L’ho imparato nello spogliatoio del Milan, per me è stato importante poterlo parlare con gente come Seedorf, Ibrahimovic, Boateng e altri compagni. L’ho imparato da loro, ora potrò fare pratica con gli altri giocatori del Chelsea e mia moglie che lo parla molto bene”. Carico e determinato ad iniziare nel migliore dei modi la sua nuova avventura, Marco Amelia racconta i retroscena del suo avvicinamento ai blues: “sono fortunato, perché dopo l’infortunio di Thibaut Courtois ho mandato un messaggio allo staff di Josè Mourinho chiedendogli se gli serviva un portiere. Mi ha chiamato lui direttamente e mi ha detto di venire ad allenarmi per valutare se prendermi o meno. Poi il club mi ha offerto un contratto e ne sono stato molto contento”.

ameliaUn percorso strano, la Lega Pro con la Lupa Castelli e poi il salto in Inghilterra: “la mia storia è strana, l’anno scorso ho smesso di giocare perché volevo lavorare a un progetto nella mia piccola città, però ho giocato solo in Italia e non ho saputo dire no ad una chiamata dall’estero. Voglio giocare perché per me sarà un’esperienza, quando sei seguito da un club come il Chelsea non puoi rifiutare. Ho giocato per grandi club come Milan e Roma, ma il Chelsea è grandissimo, è speciale. I risultati non sono buoni, ma voglio lavorare con lo staff e i compagni perché si torni alla vittoria. Ho tanta esperienza e per una squadra giovane è importante, voglio parlare con i giovani e cambiare questo momento”.

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