Marco Amelia inedito: “vi racconto quando presi a pugni Bonera”

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Il nuovo portiere del Chelsea racconta inediti retroscena sulla sua esperienza al Milan, da Allegri a Seedorf fino alla lite con Bonera

E’ stato il protagonista del trasferimento più strano e inaspettato dell’ultimo mese. Dopo aver giocato con la Lupa Castelli in Lega Pro all’inizio di questa stagione, Marco Amelia ha pensato bene di svincolarsi nell’ultimo giorno di mercato per afferrare al volo qualsiasi occasione buona per rientrare nel calcio che conta.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Inaspettatamente è arrivata la chiamata di Mourinho che, per fronteggiare l’infortunio di Courtois, ha pensato bene di chiamare Amelia come vice di Begovic, secondo del portiere belga. Proprio da Londra l’ex portiere rossonero racconta alcuni retroscena della sua lunga carriera: “sono stato al Milan dal 2010 al 2014. Avevo davanti Abbiati; per qualche tempo giocai come titolare, successivamente, senza darmi alcuna spiegazione, Allegri, con il quale non avevo un dialogo, non mi fece giocare più. Nel gennaio del 2014 me ne volevo andare ma poi decisi di restare quando mi arrivò la telefonata di Seedorf“. Dopo l’arrivo dell’olandese le cose cominciarono ad andare meglio, finché non uscirono alcune voci: “io e Kakà leggemo sui giornali l’ipotesi che alcuni giocatori erano andati da Berlusconi a chiedere l’esonero di Seedorf. Cercammo di informarci all’interno dello spogliatoio e ci dissero di no.

LaPresse/Spada
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Di sicuro, se è successo veramente, è stata una cosa veramente ignobile. Anche quando non andavo d’accordo con Allegri non mi sono mai sognato di andargli contro”. Il rapporto tra Marco Amelia e Seedorf è sempre stato ottimo, al punto che il portiere non ha condiviso la scelta di esonerarlo: “è stato un grande errore mandare via Seedorf. Voleva solamente introdurre all’interno dell’ambiente determinate regole ed una disciplina. Voleva dormire la mattina ed allenarsi il pomeriggio per evitare che successivamente un giocatore avesse tutto il resto della giornata libera senza lavorare. Voleva semplicemente eliminare alcune comodità”. Infine il portiere rivela un retroscena riguardo un litigio con Bonera: “è vero che ho litigato con Bonera. Dopo una giornata a casa Milan, io ed El Shaarawy stavamo firmando autografi ai tifosi presenti.

bonera Gli altri non volevano scendere, così un dirigente mi disse di andare sul pullman e di convincere i miei compagni. Molti mi dissero che non ne avevano voglia, ma fu lo stesso dirigente che poi, sgridando tutti, li invitò a scendere. Quando risalimmo sul bus sentii delle battute che non mi piacquero: così mi avvicinai a Bonera, che era un mio amico, e lo colpii dopo esserci scambiati qualche parola grossa di troppo. Se non mi avessero fermato ne avrei sicuramente colpiti molti di più. Ci voleva rispetto per alcuni tifosi che erano venuti apposta ed avevano preso permessi dal lavoro per una nostra firma. Con Bonera tutto finì in quel momento, è stato veramente brutto trovare questa cosa sui giornali. Non dovrebbero esistere le talpe all’interno di uno spogliatoio”.

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