F1, Hamilton: bravura e fortuna sono gli ingredienti di un campione

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Hamilton vince a Sochi e ipoteca il Campionato, ma il suo incredibile successo è merito anche del ritiro dello sfortunato Rosberg

Il Gp di Russia che si è svolto a Sochi è stato un vero e proprio trionfo per Lewis Hamilton, capace di vincere la gara senza troppi problemi e di regalare così il secondo titolo Costruttori di fila alla Mercedes (grazie anche alla penalità inflitta a Raikkonen), nonostante le quattro gare ancora da disputare.

LaPresse
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Non bisogna nascondere però che la bravura del pilota inglese è stata coadiuvata anche da tanta fortuna: Nico Rosberg, compagno di squadra e principale rivale di Lewis nel Campionato 2015 di F1, a Sochi aveva conquistato la pole ed all’inizio della gara aveva effettuato un’ ottima partenza. Purtroppo per lui, il pilota tedesco è stato fermato da un problema tecnico piuttosto banale, ovvero la rottura del pedale dell’acceleratore, un semplice “pezzo di ferro” e non magari un sofisticato e delicato componente elettronico.

Grazie a questo “colpo di fortuna”, Hamilton ha evitato brutte sorprese, ha superato il numero di vittorie di Ayrton Senna e si è avvicinato ancora di più al terzo titolo iridato. Anche se parlare di fortuna o sfortuna nello sport è sempre un argomento molto delicato, non si può fare a meno che pensare che il povero Nico sia un classico esempio della “legge di Murphy” che punisce con la sfortuna chi pensava di farcela, nonostante la sua indiscutibile bravura. I precedenti nella massima Formula d’altronde non mancano, Webber con Vettel quando erano compagni alla Red Bull, oppure Barrichello e Schumacher e così via. A Rosberg non resta quindi che leccarsi le ferite e iniziare a pensare come potrà ribaltare la sorte a suo favore in vista della prossima stagione.

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