Us Open, stanotte l’Arthur Ashe Stadium si colora di azzurro

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Lo stadio di tennis più grande del mondo, 23.000 posti, ospita oggi le gare delle nostre tenniste Vinci e Pennetta contro Williams e Halep

Notte da sogno per il tennis italiano quella che comincerà all’una di notte sul mitico Arthur Ashe Stadium, lo stadio da tennis più grande del mondo con i suoi 23mila posti. Roberta Vinci e Flavia Pennetta, tarantina la prima, brindisina la seconda sfidano le prime due giocatrici del mondo, la statunitense Serena Williams e la rumena Simona Halep.

LaPresse/Reuters
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La trentaduenne Vinci ha un Everest da scalare nella prima semifinale degli US Open, la numero uno indiscussa. Battere Serena, a caccia del Grande Slam, sul suo campo e nel suo torneo sarebbe una delle più grandi imprese non solo nella storia del tennis ma dello sport italiano in generale. La 32enne tarantina ci ha già perso 4 volte in altrettanti incontri senza mai strapparle un set. L’ultima sfida qualche settimana fa a Toronto, con la 34enne americana che si è imposta per 6-4 6-3. La Pennetta, che giocherà la seconda semifinale agli US Open, sfiderà invece la Halep, giocatrice di talento e di grande intelligenza tattica. Una che non si arrende mai nonostante paghi in termini di chili e muscoli di fronte alle tante valchirie del circuito. Nel bilancio dei precedente al 33enne brindisina è avanti 3-1, ma la Halep ha vinto l’ultima sfida lo scorso marzo a Miami negli ottavi. “La Halep è una giocatrice molto diversa dalla Kvitova e dalla Azarenka – spiega l’azzurra – tira meno forte ma ha più mano. Magari non tira fucilate che ti lasciano ferma, ma ti sposta di più“.

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