Un libro (sportivo) da leggere, Trapattoni in libreria: “Non dire Gatto, La mia vita sempre in campo”

SportFair

Un personaggio del calcio italiano che con il suo forte temperamento e la sua simpatia contagiosa non passa di certo inosservato, Giovanni Trapattoni si racconta in un libro

Come sempre, come è sua abitudine, Giuanìn spiazza tutti. Proprio mentre infuria la polemica sul suo italiano adottato per accompagnare le telecronache di alcune partite della Nazionale, Giovanni Trapattoni, come il cavallo negli scacchi, lascia tutti sul posto, a bocca aperta, ed esce con un libro sulla sua vita. Giovanni Trapattoni, Non dire Gatto, La mia vita sempre in campo. Questo il titolo del tomo. Edito da Rizzoli, 324 dense pagine. A soli 18 euro. Le parole, le frasi, gli aneddoti, i ricordi, sono stati stesi insieme alla penna di Bruno Longhi. E questo potrebbe aver facilitato il compito a tutti. Lettori compresi. In questo libro del grande condottiero c’è tutto. I primi anni a Cusano, a tirar calci a palloni fatti di vesciche di maiale e stracci. Poi il Milan di Rocco, da giocatore. E i magici anni della Juventus. Ma anche i ricordi brutti legati a quegli anni: “quante volte ho desiderato vincere la finale di Atene contro l’Amburgo e non aver mai giocato quella di Bruxelles contro il Liverpool”. Giovanni Trapattoni esce con un libro. Anche se, come dichiara spesso: “non piacere agli intellettuali è sempre stato il mio destino. Io non piaccio a loro e loro non piacciono a me”. Con buona pace di tutti: intellettuali, giocatori, tifosi.

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