Dopo essere stato arrestato per sbaglio dalla polizia newyorkese, l’ex tennista James Blake accusa le autorità di razzismo
“Penso che forse c’entra la razza“: è la grave accusa che l’ex star afroamericana del tennis muove alla polizia di New York che per sbaglio davanti a un albergo di lusso a Manhattan lo ha sbattuto in terra ed ammanettato, scambiandolo per un truffatore. “Comunque, qualunque sia la ragione – ha aggiunto Blake – nessuno ha diritto di fare una cosa del genere a qualcun altro“. La risposta del capo del New York Police Department non si è fatta attendere: “La razza non c’entra nulla“, ha replicato, spiegando come l’ex campione di Tennis sembrava il fratello gemello della persona ricercata. “Finiamola con queste sciocchezze – ha aggiunto Bratton – abbiamo un testimone che aveva identificato il signor Blake come l’individuo al quale aveva venduto un telefono e che aveva dato una carta di credito falsa“. Intanto è stata avviata un’indagine interna alla polizia e si sta cercando di avere un quadro più completo di ciò che è accaduto attraverso i filmati delle telecamere a circuito chiuso dell’albergo.