Manenti, una farsa che costa cara: la FIGC lo inibisce per 5 anni

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Ufficiale l’inibizione da parte della FIGC per Giampietro Manenti, tra i protagonisti del fallimento del Parma. Un  bluff costato caro…

Manenti, ‘do you remember?’ Sì, purtroppo. E risponderanno così non solo tutti i tifosi del Parma, ma tutti gli appassionati di calcio in generale. Perché il signore in questione è strettamente legato al fallimento della società emiliana: una triste vicenda che ha viso tra i protagonisti anche Giampietro Manenti che con un solo euro è diventato presidente del club promettendo di sanare i debiti e scongiurare la morte della società. Cosa puntualmente avvenuta. Un bluff che però a Manenti è costato caro: la FIGC infatti quest’oggi lo ha inibito per i prossimi cinque anni.

Questa la nota ufficiale: “Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto dall’avvocato Sergio Artico ha inflitto la sanzione dell’inibizione di 5 anni, con la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango e/o categoria della FIGC, all’ex presidente del CDA del Parma FC. Giampietro Manenti. Manenti era stato deferito “per avere tentato, utilizzando i POS della società fallita, di versare nelle casse sociali della stessa somme di denaro di provenienza illecita tramite carte di pagamento clonate e per aver tentato di ricevere somme di provenienza illecita presso la Banca Monte dei Paschi di Siena mediante frodi informatiche con l’ausilio di una organizzazione criminale in ciò specializzata”.

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