Il ritorno – non ritorno di Alex Schwazer

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Test ufficioso ma cronometrato per l’altoatesino squalificato per doping

Alex Schwazer si è messo in testa che vuole andare a Rio, ai Giochi Olimpici per far tornare a parlare di sé, non per il doping o per altre bufere mediatiche ma solo ed esclusivamente per i suoi risultati sportivi.

Squalificato fino al 29 aprile del 2016 Alex, che ha già chiesto uno sconto di pena e aspetta in merito l’udienza del Tribunale Nazionale Antidoping il 5 ottobre prossimo (hanno già espresso parere negativo sia la Iaaf che la procura antidoping), ha scritto nel frattempo alla Procura antidoping del Coni per ottenere il permesso per effettuare un test solo ufficioso su una pista non omologata: permesso accordato e così Schwazer, che viene dato in gran forma dagli addetti ai lavori, scenderà in pista e si misurerà con i 10 km dopo 3 anni dalla sua squalifica per EPO.

LaPresse
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Il test sarà cronometrato e Schwazer lo correrà da solo a Tagliacozzo, provincia de L’Aquila: la sua vita in quest’ultimo anno è molto cambiata, esattamente da quando si è trasferito a Roma per essere seguito da Sandro Donati. L’olimpionico di Pechino viene descritto come una persona nuova, con alle spalle i pianti e le confessioni televisive, concentrato solo ed esclusivamente sulla sua marcia.

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