Il padre di Jules Bianchi racconta come vive la F1 dopo la morte di suo figlio

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Non riesce a guardare le gare di Formula 1 Philippe Bianchi, padre di Jules, pilota morto dopo 9 mesi di coma a causa di un incidente al Gran Premio di Suzuka

Per il momento per me è troppo difficile vedere la Formula 1. Forse ci riuscirò tra qualche mese o tra qualche anno, non lo so“. Philippe Bianchi, padre dell’ex pilota Jules, racconta così ai microfoni della Bbc la sue sensazioni prima del Gran Premio del Giappone a Suzuka. Lo scorso anno il figlio, che guidava una monoposto della Marussia Manor, fu vittima di un gravissimo incidente sul circuito: per le conseguenze dell’impatto morì il 17 luglio 2015, dopo più di nove mesi di coma. Philippe ha deciso di reagire: “Voglio creare una fondazione per aiutare i giovani piloti di go-kart che non hanno disponibilità economica. Sono sicuro che molti piloti della F1 vogliano aiutarmi, perché tutti sono stati toccati da questo terribile incidente. Sono sicuro di poter fare qualcosa di buono per Jules: per me è importante perché Jules non è qui ma è difficile perché ci manca molto“.

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