Gianluigi Buffon: il Mondiale, la serie B e l’amarcord Frosinone

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L’ultima volta che Gigi incontrò il Frosinone era il 2007 e la Juve ripartiva dalla serie cadetta dopo Calciopoli. Oggi giocherà Neto ma il pensiero di Buffon non può non volare a otto anni fa

Primo maggio 2007, campionato di Serie B, la Juventus espugna il Matusa di Frosinone con la doppietta di Zalayeta. In porta c’è il campione del mondo Gianluigi Buffon, uno che meno di un anno prima ha alzato al cielo la Coppa del Mondo, il sogno proibito di ogni calciatore.

LaPresse/Francesca Soli
LaPresse/Francesca Soli

L’amore per la maglia, l’amore per la propria squadra, la voglia di cancellare le ombre del passato e far tornare la Juve nei posti che merita. Gigi decide di non mollare, accetta la sfida, scende di categoria e si cuce addosso la maglia juventina. Otto anni dopo Buffon è ancora lì a difendere quei pali, con quattro scudetti, una Coppa Italia, tre supercoppe italiane e una finale di Champions in più. La gara di quel lontano 2007 è un ricordo storico dolcissimo, specchio di una scelta d’orgoglio che porta sul petto come una medaglia ideale. Come un generale affezionato alla sua spilletta più preziosa, Buffon lustra e rispolvera sempre quell’annata conclusa con la vittoria del campionato di serie B, lo fa per ricordare da dove la Juve è ripartita, lo fa per ricordare che lui c’è stato sempre, nel bene e nel male. Questa sera giocherà Neto, ma siamo sicuri che dal suo posto in panchina Gigi volerà col pensiero a quel primo maggio del 2007, anno della rinascita, anno da non scordare mai.

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