F1, la Pirelli esclude danni strutturali alle gomme

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Dopo la rovente polemica nata a seguito dell’esplosione di uno pneumatico sulla macchina di Vettel, la casa italiana respinge al mittente le accuse

Assenza di problemi strutturali. Il cedimento della gomma di Vettel con la sua conseguente esplosione nel Gp del Belgio è stato causato solo per l’eccessivo deterioramento e utilizzo.

LaPresse/Photo4
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Lo afferma la Pirelli in una nota al termine delle verifiche effettuate sugli pneumatici utilizzati in Belgio: “le verifiche effettuate su tutti gli pneumatici utilizzati a Spa hanno confermato l’assenza di problemi strutturali. Pirelli ha eseguito analisi approfondite sui materiali utilizzati e sui processi produttivi, attraverso diverse metodologie di test e controlli” scrive il produttore. “L’analisi microscopica, effettuata su un buon numero di pneumatici dopo le seconde prove libere, non aveva riscontrato segni di fatica o problemi d’integrità. Lo stesso risultato è stato confermato anche per le coperture usate in gara, sezionate e analizzate a Milano. Alcune delle coperture usate in gara sono state sottoposte in laboratorio a un ulteriore test di affaticamento, superandolo e confermando che in pista non vi è stato alcun ‘degrado’ o ‘problema’ strutturale. Dall’inizio del 2015 sono state utilizzate, anche su piste molto severe come Sepang (Malesia), Barcellona e Silverstone, 13.748 coperture slick. Non sono mai stati riscontrati dei problemi a conferma della solidita’ del prodotto”.

Paul-Hembery Quanto accaduto a Spa è quindi riconducibile “a fattori esterni uniti all’utilizzo prolungato dei pneumatici in uno dei circuiti piu’ severi del campionato. Il primo fattore e’ testimoniato dal totale di 63 tagli sul battistrada, causati da detriti di piccola dimensione, a seguito dei numerosi incidenti verificatisi durante le gare che hanno preceduto il GP di F1. Nei precedenti 15 eventi (10 gare e 5 sessioni di test) si era evidenziata una media di soli 1,2 tagli ad evento“.

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