“Di mercato non parlo fino alla fine del raduno di Coverciano” commenta il brasiliano. Poi si candida per la gara contro Malta: “se il mister vuole sono pronto”
E’ stato il protagonista di questo mercato, così come lo è stato di queste prime due giornate di campionato. Quattro gol in due partite e copertine di tutti i giornali per lui, Martins Eder, oggetto del desiderio dell’Inter di Mancini: “il mio mancato approdo all’Inter? Di mercato parlerò solo dopo questo raduno, in questo momento penso solo alla nazionale e a dare il mio meglio. Posso solo dire che non sono deluso dal mancato passaggio ai nerazzurri, sono felice di far parte della Samp. E’ difficile rimanere concentrati con il mercato aperto, si è distratti da tante voci ma con la società abbiamo parlato e alla fine sono rimasto“.
Ha le idee chiare l’attaccante della Sampdoria che punta ad un ruolo da titolare nella gara contro Malta: “non penso che il mister abbia già deciso chi far giocare, io comunque sono pronto a dare una mano. Io sono a disposizione, sono contento di far parte di questo gruppo e darò il massimo ogni volta che avrò l’opportunità di scendere in campo. Il fatto di essere titolare nel mio club è un vantaggio, se giochi tante partite in campionato quando arrivi in nazionale hai già il ritmo partita, cosa che può mancare a chi gioca un pò meno “. Il campionato italiano è sempre più complicato visto l’arrivo di giocatori importanti: “Dzeko e Mandzukic direi che sono i colpi dell’estate, ma sono contento anche dell’arrivo di Cassano, con noi farà bene“. Poi una battuta sulla permanenza alla Samp di Soriano: “sono felice che sia rimasto, condividiamo la stanza da 3 anni, il fatto che non sia andato via non mi costringe a trovare un nuovo compagno“. L’attaccante doriano non si esalta più di tanto per l’ottimo inizio di stagione: “ho iniziato bene ma devo trovare continuità perché è ancora molto presto. Zenga? Prima della partita con il Napoli mi ha chiesto di fare due reti e alla fine mi ha detto di aver sbagliato perché se magari se mi avesse chiesto di farne tre avremmo vinto…”.