Pentathlon, movimento in crescita: 4500 tesserati e De Luca già qualificato per Rio 2016

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Tiro a segno, nuoto, scherma, equitazione e corsa, queste sono le cinque discipline che caratterizzano il Pentathlon. L’atleta italiano: “Mi sto preparando al meglio per Rio”

Può vantare il primo qualificato europeo ai Giochi di Rio, una grande storia alle spalle e ottimi risultati a livello maschile e femminile che fanno ben sperare guardando al futuro. Sono i numeri del pentathlon moderno azzurro, 4500 tesserati, un movimento in crescita nel nostro Paesea cui guardano con interesse tanti giovani. Tiro a segno, nuoto, scherma, equitazione e corsa, sono queste le cinque discipline in cui si deve cimentare, dando prova di grande eclettismo, il pentatleta come ricordano due punte di diamante del movimento azzurro, Riccardo De Luca e Gloria Tocchi, per il carabiniere 29enne la qualificazione è arrivata con l’oro ai recenti mondiali di Minsk. L’azzurro ha staccato il pass per le olimpiadi vincendo l’oro.

De-luca “E’ stata una sorpresa anche per me, essendo una gara a livello mondiale, per avere la qualifica per Rio serviva solo vincere, cosa non così scontata -spiega il carabiniere classe 1986-. Non era così facile e scontato, una bella sorpresa, adesso si sta più sereni. Il conto alla rovescia per Rio è piuttosto lungo, l’altra volta mi ero qualificato alle olimpiadi solo due mesi prima, adesso con più tempo spero di fare una preparazione più lunga e mirata”. Chi spera di arrivarci, a Rio, è l’atleta delle Fiamme Azzurre Gloria Tocchi che ha sfiorato la qualificazione con l’argento ottenuto a Minsk. “L’obiettivo primario è andare alle Olimpiadi, volevo raggiungerlo al recente campionato del mondo, non ci sono riuscita ma speriamo nel prossimo campionato europeo che si tiene questo mese in Inghilterra (il via a Bath il 18 agosto). Gli avversari più ostici sono la campionessa olimpica in carica, la lituana Laura Asadauskaite, poi ci sono russe, francesi e ungheresi, il panorama dell’europeo è di ottimo livello e bisognerà fare una gara importante per conquistare il pass per Rio”. Uno sport difficile che chiede equilibrio ed ecletticità. “Ci sono pro e contro, sotto l’aspetto mentale come sport non è mai noioso, nell’equitazione ad esempio si deve essere bravi a trovare subito il connubio giusto col cavallo che ti è stato assegnato 20 minuti prima -spiega De Luca-. Complicato è trovare una forma fisica ideale che permetta di nuotare forte ed essere poi leggero con la corsa. Solo dopo anni di allenamento si trova un equilibrio tale da avere poi il risultato migliore”.

gloria tocchi “Nel nostro sport conta moltissimo la scherma perché è l’unica disciplina in cui si incontra l’avversario faccia a faccia, i punti che posso  guadagnare li tolgo all’avversario -prosegue De Luca-, sto lavorando molto su questo e spero di fare un risultato all’altezza”. “La disciplina che mi piace di più è la scherma, sono migliorata molto nell’equitazione e nel tiro sono tra le migliori al mondo, nella media nel nuoto, quello in cui pecco di più è la corsa -evidenzia la Tocchi -. In campo italiano il mio esempio è Claudia Corsini l’unica a vincere un oro al mondiale e un quarto posto alle Olimpiadi, è il mio idolo fin da bambina e il modello a cui mi ispiro”. Inizialmente facevo ginnastica artistica e mio fratello pentathlon, mia madre per una questione di tempo ci ha indirizzati nello sport di mio fratello maggiore: me ne sono innamorata e non ho più smesso”, spiega la Tocchi. Uno sport di sacrificio dentro e fuori dal campo: “Ho fatto 8 anni di scuola nuoto, poi alle superiori ho incontrato il mio professore di educazione fisica, l’ex ct della nazionale di pentathlon moderno, Pietro Serena, ed eccomi qui -replica De Luca-. Ringrazio i miei che si sono fatti in quattro per portarmi dopo la scuola nei vari campi di allenamento”.

tocchiFuori dal pentathlon De Luca più che il calcio ama le due ruote professandosi grande fan di Valentino Rossi: “Mi piace vedere la MotoGp, ho sempre provato a prendere ispirazione da Valentino Rossi”. Il conto alla rovescia per Rio per De Luca è già cominciato: “Per Rio stiamo lavorando bene, stiamo crescendo, spero di fare il mio e di sbagliare poco: se tutto fila liscio poi magari possono anche arrivare i risultati”. Da chi l’appuntamento con Rio lo vede già dietro l’angolo a chi invece lo rincorre ancora: “Andarci è il sogno, e una volta là il sogno sarà la medaglia olimpica sperando che sia quella del metallo più prezioso”, conclude Tocchi.

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