Le parole soddisfatte del presidente della Fin, Paolo Barelli, sull’esperienza italiana ai Mondiali di nuoto di Kazan
“Questa Italia merita un otto, siamo presenti sui podi di tutte le discipline e pochi paesi possono vantare questo primato“. Appena sbarcato da Kazan, il presidente della Fin, Paolo Barelli, traccia all’Italpress un bilancio della spedizione azzurra ai Mondiali russi, che per i colori azzurri si sono conclusi con un complessivo settimo posto nel medagliere (3 ori, 3 argenti, 8 bronzi).
“Come in tutte le cose – spiega Barelli, numero uno della Len, la federazione europea – ci sono delle riflessioni da fare su aspetti che possono essere migliorati. Per un’inezia non abbiamo centrato il podio con il Settebello e vinto un bronzo che sarebbe stato pesante, poi c’è il quarto posto della Bruni nella 10 Km che però le è valso il pass olimpico“. Ieri, gran finale con la cavalcata trionfale di Gregorio Paltrinieri, oro nei 1500 stile libero:
“E’ stato il momento più bello, il finale che ci si attendeva. Gregorio ha gareggiato con addosso una pressione enorme, tutto il mondo aveva gli occhi puntati su di lui. E poi, il giallo dell’assenza di Sun Yang che lo ha scombussolato…“. Il cinese ha in seguito fatto sapere di avere avvertito problemi cardiaci di natura non precisata: “La versione ufficiale non l’ho capita. E’ logico che chi non si presenta abbia qualche problema. Ha avuto paura di perdere? Può darsi ci sia anche questo aspetto psicologico…“.
Oltre a ‘SuperGreg’, non ha tradito le attese Federica Pellegrini, ancora in grado di competere alla grande con le ‘ragazzine terribili’ e di vincere un argento straordinario nei 200 sl. “Fin da questo inverno, quando attorno a lei c’era dello scetticismo, ho sempre detto che sarebbe stata protagonista a Kazan. Conosco le sue qualità, la sua tenacia, e non avevo dubbi. E anche quanto fatto dalla staffetta 4×200 sl femminile è molto importante“.
Altra donna da copertina è Tania Cagnotto, vincitrice di tre medaglie tra cui l’oro dal trampolino da un metro: “E’ eccezionale, ha un talento incredibile, ha personalità e dolcezza. Tutto questo contrasta con le cinesi, che stavolta è riuscita a battere“. Da Kazan, dunque, arrivano segnali positivi per l’Italnuoto anche in vista dei Giochi di Rio2016: “E’ vero, però salire sul podio a cinque cerchi resta difficilissimo e noi dobbiamo restare con i piedi per terra“. Il nuoto azzurro sa però essere più forte anche delle problematiche di tutti i giorni: “L’Italia ha mille difficoltà e noi non siamo certo su Marte, le società fanno sacrifici enormi ed è sempre più complesso trovare degli spazi. Però nell’ambito delle attività socio-economiche – conclude Barelli – restiamo una tra le migliori espressioni“.