Continuano le richieste di Mancini alla sua dirigenza, per una squadra ancora in costruzione
Ha giocato un pre campionato avaro di soddisfazioni, fra sconfitte (6 su 9 amichevoli) più simili a batoste, tanti gol subiti e un solo lampo contro l’Athletic Bilbao. Calcio d’agosto lo chiamano in tanti ma, a pochi giorni dall’inizio del campionato, in casa Inter suona più di un allarme. E molte scelte di mister Mancini sembrano poco chiare.
Partendo dalla grana finalmente conclusasi dello svizzero Shaqiri, desiderato ardentemente a gennaio e dopo pochi mesi già espulso dal progetto manciniano (rischio pentimento dietro l’angolo), l’allenatore della Benamata ha avuto dal calciomercato tutto ciò che ha chiesto: carta bianca e acquisti importanti come Murillo, Miranda, Kondogbia, Jovetic. Eppure non sembra averne ancora abbastanza, pretendendo almeno altri 4 nuovi innesti. Che stia diventando una scusante per giustificare i risultati che non arrivano? E poi perché cambiare a pochi giorni dal campionato, inserendo nuove pedine che avrebbero bisogno di ulteriore tempo per ambientarsi?
Lui imperterrito va avanti e chiede, nell’ordine, un terzino sinistro (Criscito dallo Zenit?), un centrocampista di sostanza (dopo Melo che rinnova Lucas Leiva in esubero al Liverpool?), e per finire 2 attaccanti, dicasi 2. Il pallino Perisic e una telenovela che sembra infinita e altre piste che portano a Ljajic della Roma o Mertens del Napoli. Tante, troppe trattative (comprese quelle per gli esuberi in uscita) e poco tempo per creare un’amalgama di gioco.