L’oro di Bolt

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Usain Bolt batte Justin Gatlin ed è ancora il re dei 100m

Era stata invocata da molti, una vittoria che avrebbe affermato quello sport libero da sospetti doping e che sembrava veramente difficile da concretizzarsi, per la forma stratosferica dell’avversario principale e perché tutto l’anno si era giocato in rincorsa: alla vigilia della gara dei 100m, la sfida Usain Bolt (quello idolatrato) contro Justin Gatlin (quello sospettato) rappresentava tutto questo e altro.

LaPresse/Xinhua
LaPresse/Xinhua

Una finale a 9, con alcuni outsiders come Powell, Gay e Vicaut ma soprattutto loro due, i duellanti in grado di infiammare il pubblico sugli spalti e le discussioni più accese sui social: il campionissimo giamaicano ha alzato l’asticella dei propri limiti (stagionali) mentre Gatlin non ha corso la sua miglior gara, perdendo imbattibilità e gradi di extra terrestre. Gli altri a guardare, mentre Bolt non giocava sul traguardo ma spingeva fino all’ultimo per tenere a bada la potenza muscolare dell’americano.

9’79 contro 9’80 mentre per il bronzo vi era la doppia medaglia di bronzo per il canadese de Grasse e l’altro statunitense Brommell: non sarà quello del record stratosferico di 9’58 ma Usain Bolt a Pechino ha affermato a gran voce di essere ancora l’uomo più veloce al mondo.

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