La prima Juve di Allegri, con dubbi e perplessità, promette forti emozioni

SportFair

La Juve non è più quella di Conte, e, grazie ai suoi dubbi e alle sue incertezze renderà ogni partita un’emozione unica per i tifosi bianconeri

Signore e Signori in vettura, prego! Inserite il gettone e godetevi la corsa. È appena iniziata. E già promette emozioni, forti. Essere un tifoso juventino, oggi. Con il cuore che pulsa forte e la testa che pensa al futuro. Si è persa la prima, in casa. Per la prima volta in 41 debutti. Si lascia lo stadio, diretti a casa, con la barba di Pirlo, la cicatrice di Tevez e il taglio di Vidal a fare da compagnia. A creare pericolosa nostalgia. Immagini. Ricordi. Poi l’immediato, il presente. A scacciare fantasmi. Dybala è forte. Pogba è fortissimo. Mandzukic si sente e si vede. E quindi? La mente porta a un confronto, facile che sia così: è la prima Juve di Allegri; l’effetto Conte quest’anno è definitivamente svanito. Con levità, arrivano alcune domande, alcuni dubbi, alcune perplessità. Ma Allegri è l’uomo della finale di Champions contro il Barca degli Dei. E quindi? Calma. Pazienza. Relax! A questo punto bisogna godersi ogni sfida, ogni partita, ogni giocata. Perché il calcio, in fondo, è proprio questo: incertezza che genera bellezza, passione che genera emozione, ventidue uomini e un pallone.

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