Il direttore generale della Yamaha esaltato dai suoi piloti

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 Jarvis definisce addirittura Valentino Rossi “fenomenale

«Siamo molto fortunati a trovarci in questa situazione a questo punto dell’anno. Sono veramente molto contento e spero che duri a lungo: a sette gare dalla fine del Campionato i nostri due piloti sono a pari punti e la Yamaha ha vinto otto gare. L’obiettivo, d’ora in avanti, sarà quello di continuare a vincere senza pensare se Marquez è fuori dalla corsa al titolo. Ancora mancano molti punti e Marc potrebbe sommarne tanti nelle prossime gare, ne sarebbe capace. Ci sono diversi circuiti dove le nostre moto e piloti sono favoriti, per questo sono fiducioso nelle nostre possibilità, comunque resteremo in agguato. Nel motociclismo non si sa mai che cosa può succedere» – parole al miele quelle di Lin Jarvis, general manager Yamaha, entusiasta per il rendimento dei propri piloti e che pongono la ciliegina sulla torta sulla stagione fin qui disputata dai due centauri. 

LaPresse/Simone Rosa
LaPresse/Simone Rosa

La costanza di Rossi e la rimonta folle di Lorenzo, non possono di certo essere sottovalutate e le sue dichiarazioni si soffermano proprio sul pilota di Tavullia: “E’ tornato così in forma dopo cinque anni dal suo ultimo titolo del 2009 che è incredibile. Essere in testa alla classifica di campionato fino all’ultima gara è qualcosa di fenomenale per chi ha 36 anni e compete con piloti molto più giovani di lui. La sua motivazione è enorme: la sua attenzione al dettaglio è sempre la stessa e lo considero un buon pilota, come non è mai stato prima. Il modo in cui è riuscito ad adattare il suo stile nel corso degli anni è incredibile. Sono molto pochi gli atleti, di qualsiasi sport, capaci di un cambiamento così significativo per adattarsi ad un nuovo stile quando sono ormai prossimi al capolinea della carriera. Penso che la cosa più che lo rende più speciale sia il modo in cui mostra la sua passione».

Con un’investitura di tal genere approcciare i prossimi appuntamenti con rinnovata fiducia non può che essere un gioco da ragazzi.

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