Calcio scommesse, il vero scandalo è oggi: dello sport sano non ci restano più neanche le briciole

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La richiesta della procura federale della FIGC sul calcio scommesse è imbarazzante: il Catania “premiato” per aver falsato il campionato!

stefano palazziLa collaborazione è sempre rarissima e per questo merita una particolare valutazione premiale“. Con queste parole il procuratore federale Stefano Palazzi ha giustificato davanti al Tribunale Federale Nazionale della Figc la richiesta molto morbita di sanzione da applicare al patron del Catania, Antonino Pulvirenti, e al club etneo: 5 anni di daspo per il patron siciliano, come ad un tifoso che lancia un fumogeno dalla curva, e la retrocessione in Lega Pro con appena 5 punti di penalizzazione per il Catania, che a questo punto nei prossimi gradi di giudizio potrebbe cavarsela addirittura con il mantenimento della serie B.

Assemblea ordinaria della Lega Nazionale Professionisti Serie BEppure il Presidente della lega Serie B Andrea Abodi aveva detto pochi giorni fa: “non ho nessun imbarazzo ad ammettere che mi indignerebbe l’idea che una società responsabile di illeciti sportivi gravi e conclamati, che ha mortificato la reputazione di un’intera categoria, che non si e’ fatta scrupolo di frodare 21 concorrenti e centinaia di migliaia di spettatori paganti, sia ammessa a disputare un campionato professionistico nella categoria in cui sarebbe probabilmente retrocessa, se non avesse rubato punti alle avversarie. Stessa indignazione se si decidesse di allontanare dal calcio solo temporaneamente i protagonisti di questa frode. La nostra Lega ha fatto, sta facendo e continuerà a fare – possibilmente con ancora maggiore efficacia – un lavoro profondo, costante e sincero per promuovere e tutelare i valori del rispetto, per organizzare e valorizzare il campionato Serie B, un impegno riconosciuto e indicato a esempio in tutta Europa. Siamo consapevoli che non sia possibile prevenire e impedire completamente la commissione di reati e illeciti: per quanto si vigili e si educhi, la disonesta’ di una minoranza o addirittura di un singolo sara’ sempre una minaccia per la maggioranza degli onesti. Ma una società organizzata, un organismo attivo, un sistema economico e sociale come il nostro non può permettersi di non vedere punito adeguatamente chi viola le regole. Se viene calpestata l’essenza stessa dello sport tradendo la fiducia del pubblico e dei partecipanti, nella lealtà e genuinità della competizione, la punizione deve essere inesorabile, radicale e non negoziabile. Non abbiamo altra difesa. Non hanno altra difesa nemmeno gli incolpevoli tifosi del Catania”.

cosentino pulvirentiPer gli etnei, colpevoli di aver falsato la serie B (il Presidente Pulvirenti ha ammesso di aver acquistato 5 partite), si erano ipotizzate le pene più dure: la radiazione, la doppia retrocessione in serie D con una pesantissima penalizzazione. Qualcuno negli ultimi giorni aveva avuto la soffiata giusta: “gli faranno uno sconto, retrocessione in Lega Pro con una pesante penalizzazione, di 10-15 punti“. Alla fine la richiesta è stata più morbida delle più “dolci” ipotesi: Palazzi ha chiesto la retrocessione in Lega Pro con appena 5 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione, e 5 anni di daspo al Presidente Pulvirenti. Neanche lui, quindi, verrà radiato. Punito come un tifoso che lancia un fumogeno. Al club etneo la procura ha riconosciuto l’attenuante per la collaborazione. E’ come se un serial killer uccide 50 persone, poi viene scoperto e dopo le prove che lo condannano, ammette di aver compiuto il reato. Che attenuante ci può essere per un comportamento del genere?

Dei veri valori dello sport, a questo calcio non sono rimaste neanche le briciole.

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