Atletica: la staffetta azzurra non si qualifica per i Mondiali di Pechino

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Niente da fare per la staffetta azzurra, non si qualifica ai Mondiali di atletica di Pechino

Finisce senza sorrisi il viaggio della staffetta azzurra a Stettino (Polonia), dove era volata alla ricerca di una qualificazione sul filo di lana per i Mondiali di Pechino. Gli azzurri, schierati con tre quarti della formazione che a Rieti, la scorsa settimana, pur perdendo per due volte in altrettante gare dal Portogallo, aveva dato segni di discreta efficienza (Massimiliano Ferraro, Federico Cattaneo al posto di Enrico Demonte, Davide Manenti e Giovanni Galbieri) termina al secondo posto in 39.29, battuta dalla Polonia (38.84) ma soprattutto lontana dal 38.52 che avrebbe significato ingresso nelle “Top 16” ammesse alla rassegna iridata. In condizioni ambientali certamente non ideali (ma quelle c’erano a Rieti, tanto che i portoghesi hanno siglato il record nazionale) e privata poco prima del via dell’apporto di Enrico Demonte, lievemente infortunatosi nel riscaldamento, la staffetta italiana non e’ riuscita a centrare l’impresa. “Dovendo cambiare un uomo a pochi minuti dalla partenza – le parole di Alessandro Nocera, il tecnico azzurro al seguito del quartetto – per di piu’ in una frazione contraddistinta da due cambi, era difficile fare di piu’. I ragazzi hanno dato il massimo, va sottolineato, ma non era facile raggiungere il tempo limite. La staffetta ha tre cambi, se due non risultano fluidi come necessario, c’e’ poco da fare”. La squadra ha avuto modo di giocare piu’ le volte le sue carte, nel corso della stagione, e pur non potendo contare su due elementi importanti come i duecentisti Diego Marani ed Eseosa Desalu (il primo fermo al palo per infortunio, il secondo rientrato ma non ancora la meglio), in piu’ di un’occasione (Cheboksary, Rieti) ha mostrato di avere al suo interno qualita’ per competere a buon livello. Perlomeno in ambito continentale. Da questo bisognera’ ripartire per la stagione 2016, quella che conduce ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, rispetto ai quali l’accesso sara’ determinato da un meccanismo di qualificazione simile a questo. Ad oggi, al contrario, e sempre in tema di staffette, appare confermato il quindicesimo posto del quartetto veloce femminile (con il 43.26 dello scorso anno a Zurigo); nelle prossime ore la Iaaf ufficializzera’ l’elenco degli atleti ammessi al Mondiale, seguendo la nuova norma che prevede i cosiddetti “target numbers” per ogni disciplina. Oltre alla staffetta 4×100 femminile, dovrebbero formalizzarsi i passaggi di Margherita Magnani (1500 metri) e Jamel Chatbi (3000st). Sempre a Stettino, normale 13.97 (+0.5) per Hassane Fofana (Fiamme Oro) nei 110hs, conclusi al terzo posto. Un pizzico meglio e’ andata a Claudio Michel Stecchi (Fiamme Gialle), che ha superato i 5,45 nell’asta. Per il fiorentino, due errori a 5,55 e un’ultima prova spesa (senza esito) ai 5,65 che avrebbero significato, anche per lui, qualificazione in extremis ai Mondiali.

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