Scarpa d’oro, licenza di far gol

SportFair

Simbolo di garanzia per ogni giocatore, la scarpa d’oro segna il confine tra il bomber di razza e l’attaccante di periferia

Il gol come obiettivo, il gol come passione, il gol come professione. Ogni allenatore ha una propria idea di calcio, un proprio modo di interpretarlo, tuttavia che sia un metodo prettamente difensivo o un altro offensivamente esasperato, il fine è uno solo: fare gol! L’obiettivo può essere centrato da tutti i giocatori di una squadra, ma le coppe e i campionati li vincono solo quei team che là davanti schierano qualcuno con licenza di bomber. Sono proprio questi prototipi di animali da gol che si sfidano ogni anno a colpi di reti per portare a casa quel titolo individuale considerato secondo solo al Pallone d’oro, la Scarpa d’oro.

yazalde74Questo è un riconoscimento istituito per coronare la stagione realizzativa di un singolo giocatore, distintosi dagli altri per la montagna di gol segnati nell’arco dell’intera stagione. I predatori che si lanciano a caccia di questa succulenta preda sono ovviamente gli attaccanti, coloro che, giocando a ridosso dell’area di rigore, hanno la possibilità di incrementare il proprio bottino di partita in partita. In passato la scarpa d’oro, prima che ne venissero modificate le modalità di assegnazione, veniva attribuita al giocatore che avesse segnato più reti durante la regular season. Questo format, rimasto in vigore dal 1968 al 1991, garantiva maggior possibilità di vittoria a giocatori militanti in campionati meno impegnativi rispetto a quelli caratterizzanti la top five del continente europeo. Tranne qualche eccezione, fu la ribalta dei cannonieri venuti dall’est, facilitati dal divario che divideva i grandi team (Dinamo Bucarest, Galatasaray, CSKA Sofia e Omonia Nicosia) da quelli meno blasonati. Improvvisamente nel 1991 la scarpa d’oro non viene più assegnata per un periodo abbastanza lungo: 5 anni. Torna in scena nella stagione 1996/97 completamente rimodernata. La novità più importante riguarda l’introduzione di un “coefficiente Uefa“, assegnato ai vari campionati in base alla loro difficoltà e all’alto tasso di competizione da essi garantito. Il numero delle reti di ogni singolo giocatore va moltiplicato per questo coefficiente e, chi raggiunge il punteggio più alto, si porta a casa il premio. Valgono 2 punti i gol realizzati nei campionati piazzati tra il primo e il quinto posto (Inghilterra, Italia, Francia, Spagna e Olanda), 1.5 i gol fatti nei campionati inseriti tra la sesta e la ventiduesima posizione e 1 i gol realizzati in tutti i restanti campionati. Così facendo anche i giocatori militanti nei tornei più difficili possono ambire a conquistare il prezioso riconoscimento.

cristiano-ronaldo-real-madrid-golden-shoeDal 1996 il calciatore che ha portato a casa più trofei è Cristiano Ronaldo (4), seguito a ruota da Leo Messi (3), il quale ha fatto registrare il punteggio più alto (100) nella stagione dei record 2010/2011, mettendo a segno la mostruosa cifra di 50 reti in Liga. La scarpa d’oro Adidas, denominata così per ragione di marketing, è invece il riconoscimento che si assegna al vincitore della classifica marcatori in ogni fase finale del Mondiale Fifa. Il premio viene consegnato dal 1982 e il primo a portarlo a casa fu Paolo Rossi, nel trionfo spagnolo dell’Italia mundial. Dal 2006 vengono assegnate anche la scarpa d’argento Adidas e la scarpa di bronzo Adidas rispettivamente al secondo e al terzo classificato. Non ce ne voglia l’agente Bond, James Bond, ma la licenza di far gol è molto più attraente e gratificante rispetto a quella di uccidere, parola di bomber.

Condividi