Olimpiadi 2024: in Malesia per portare la competizione a Roma [FOTO]

  • LaPresse/Actionpress
  • LaPresse/Actionpress
  • Mar Adams und Thomas Bach bei einer PK in Kuala Lumpur / 290715*** President of the International Olympic Committee (IOC) Thomas Bach (R) addresses a press conference in Kuala Lumpur, Malaysia, July 29, 2015. The 128th IOC executive board meeting will be held in Kuala Lumpur from July 31 to Aug. 3. *** Lapresse Only italyThomas Bach in conferenza stampa a Kuala Lumpur *** Local Caption *** 20313060
/
SportFair

A Kuala Lumpur, Malesia, anche Giovanni Malagò per centrare l’obiettivo Olimpiadi di Roma 2024

Porre le basi per concentrare sulle Olimpiadi di Roma 2024 il più ampio consenso possibile, soprattutto a livello istituzionale: è l’obiettivo più importante – ma non il solo – di Giovanni Malagò, con Claudia Bugno (coordinatrice generale per la candidatura di Roma 2024) e Simone Perillo (responsabile delle relazioni internazionali), che, dalle prossime ore (e fino al 3 agosto), sarà fra i protagonisti della 128/a sessione del Comitato olimpico internazionale, a Kuala Lumpur.

L’assemblea convocata in Malesia adotterà una serie di provvedimenti che s’intrecciano con la marcia di avvicinamento alla data fatidica di settembre 2017, quando verranno assegnati i Giochi 2024 (il giorno esatto è ancora da stabilire). L’obiettivo della spedizione italiana è di garantire, nei prossimi due anni più un mese, i voti necessari alla scelta della Capitale come sede della rassegna a cinque cerchi. Servirà, pertanto, una strategia concreta, trasparente, in linea con i canoni di sostenibilità ambientale ed economica legate alla realizzazione dell’evento. Servono, insomma, argomenti efficaci e convincenti. Nei prossimi due anni saranno fondamentali le trame in seno al Cio, che non possono prescindere dal peso politico dei membri italiani, Franco Carraro, Mario Pescante e Ottavio Cinquanta.

L’agenda della sessione del Cio è molto fitta e prevede l’adozione di alcuni importanti provvedimenti istituzionali, ma non solo: verranno scelte le città sedi delle Olimpiadi invernali e invernali giovanili, programmate rispettivamente per il ’22 e il ’20. Si avvicina, in altre parole, il momento della verità per Almaty (Kazakistan) e Pechino, le uniche due città candidate a ospitare la rassegna a cinque cerchi 2022, dopo che via via si sono ritirate le altre pretendenti. Le candidate effettueranno una presentazione conclusiva venerdì 31 luglio: Almaty punta sulle Olimpiadi come opportunità di crescita per l’economia e le riforme sociali, concentrandosi pure sullo sport.

I cinesi, invece, intendono convogliare l’attenzione sugli sport invernali al fine di migliorare il benessere e la salute, con un occhio particolare ai circa 300 milioni di abitanti del nord del paese. L’edizione 2018 delle Olimpiadi invernali si svolgerà sempre in Asia, ma a Pyoeng Chang (Sudcorea), tuttavia non va dimenticato che Pechino ha ospitato solo qualche anno fa (2008) i Giochi estivi. Aggiudicarsi anche quelle invernali 14 anni dopo sarebbe davvero un gran colpo (prima città al mondo a ospitare sia le Estive sia quelle invernali), ma anche un segnale molto chiaro sul peso dei cinesi in ambito Cio. Per quanto concerne i Giochi invernali giovanili ci sono in lizza la svizzera Losanna, vera e propria capitale Olimpica (vi ha sede il Cio), ma anche sede di varie federazioni sportive, e la romena Brasov.

Condividi