Dal “cambio di Campagnolo” al “cambio wireless”: nuove tecnologie invadono il ciclismo

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Uno scenario innovativo quello che potrebbe interessare il nuovo cambio che i team ciclistici propongono di adottare sulle bici: il cambio wireless

Cambio e deragliatore “wireless”: su di una bicicletta! È questa la novità che scuote il Tour, e non solo, in questi giorni. La Fsa sembra aver trovato,a livello di prototipo, attivo da oggi su 4 team, la versione innovativa del cambio che nell’ormai lontanissimo 1951 rivoluzionò il mondo della bicicletta grazie a un italiano: Tullio Campagnolo. Campagnolo infatti espose nel 1949 all’Esposizione di Parigi il primo cambio a deragliatore a parallelogramma, con due cavi, introducendo successivamente la versione a cavo singolo nel 1951. A dirla così, sembra facile, ma se si torna indietro nel tempo non è difficile immaginare cosa significasse dover pedalare su di una bici senza l’idea del signor Campagnolo. Da quella sua intuizione geniale datata 1951 derivano, fondamentalmente, tutti i cambi di tutte le biciclette usate oggi su tutte le strade del mondo. Quando si dice che in Italia risiedono cervelli e imprenditori, a volte riuniti in un’unica persona, non si sbaglia di molto. Da oggi in poi sembra potersi aprire un’altra era: l’era wireless, che già Formula 1 e MotoGP hanno sposato da tempo. Staremo a vedere se arriverà anche l’elettronica applicata alle bici…

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