Velocità in città: l’incomprensibile scelta della F1 di correre a Montecarlo

SportFair

Una riflessione sulla Formula 1 e sul fatto che essa si ostini a correre tra le strade cittadine di Montecarlo

Eccolo qui, ancora una volta: l’incomprensibile circuito di Montecarlo. Il tracciato cittadino di Monaco. La Formula 1 che entra in città. Come dire: domani uscite di casa e vedete sfrecciare nelle vie del vostro quartiere le veloci monoposto del circo F1. A tutta velocità. Come dire: domani uscite di casa e al posto del supermercato o dei negozi in cui fate solitamente la spesa vi ritrovate in mezzo ai box delle scuderie Ferrari, Mercedes, RedBull o Mc Laren. Come dire: domani uscite di casa e al posto del solito taxista che vi porta in ufficio di corsa arriva un finlandese che guida una rossa vettura e vi accompagna sul posto di lavoro in men che non si dica. Tempo zero. Eccolo qui, ancora una volta: l’incomprensibile circuito di Montecarlo. Perché ci si ostini a far correre le veloci monoposto di Formula 1 su di un circuito cittadino non è chiaro a nessuno. Tanta tecnologia, tanta ricerca, tanto sviluppo per poi correre nel bel mezzo di una città di mare, dove anche la nostra amata utilitaria ha difficoltà ad esprimere la sua massima velocità. Montecarlo e la F1: il fascino dell’incomprensibile.

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