Detenuti giocano a rugby: “le regole del rugby fanno bene”

SportFair

Lo sport insegna tanto, il rugby in particolar modo aiuta i detenuti a imparare le regole perse per strada

Lo sport fa bene a tutti, è sempre un perfetto amico che aiuta soprattutto nei momenti di difficoltà, e non solo. Per questo lo sport è spesso usato come terapia per curare malattie fisiche e mentali e per aiutare persone a uscire fuori da problemi seri come la dipendenza da alcol o droghe, o con persone con problemi con la giustizia. Proprio queste ultime, le persone detenute in carcere, spesso, per tenersi occupati si dedicano all’attività fisica, palestra, o qualche sport nello specifico. A Torino, i carcerati praticano il rugby, grazie ad una associazione che si occupa di insegnare questo sport ai detenuti. I detenuti sono quindi diventati di veri e propri atleti che militano nel campionato di quarta divisione dal 2010, accompagnati da un tifo unico, creato da familiari e amici, ma anche dalle guardie carcerarie.
Dare delle regole a chi le regole le ha perse per strada – spiega Walter Rista, ex azzurro di Rugby e responsabile dell’associazione che si occupa di insegnare questo sport ai detenuti – se questi ragazzi sono in carcere, qualche problema l’hanno creato“.
Le regole nel rugby fanno bene – dice Albert, detenuto albanese – però se tu la sai una cosa quando sbagli, sbagli una volta ma la seconda volta non sbagli più“.
Mi ha insegnato per prima cosa a essere educato – aggiunge Wissen tunisino, capitano del team – a mantenere la calma, perché prima ero più nervoso adesso invece no“.

 

 

 

Condividi