La Coppa Italia e l’età dei giocatori di Juve e Lazio non più così giovani, ma che ancora hanno qualcosa da dire
Questa sera in campo sarà servita una lezione di vita. In un tempo che fa della vecchiaia un requisito inutile e da nascondere, in una società che tenta inutilmente di eliminare i segni dell’età tappando rughe, inventando chiome e modificando volti, questa sera allo stadio Olimpico i “non più giovani” daranno spettacolo facendo capire che l’età ha la sua importanza, se ben sfruttata. Storari ha 38 anni e difenderà la porta che solitamente vede fra i pali un Gianluigi Buffon che di anni ne fa quasi 38 pure lui. Il signor Barzagli, in difesa, di candeline ne ha spente 34, che in un calcio sempre più giovane e fisico non sono proprio pochine. A seguire, il genio della lampada, Andrea Pirlo, che alla voce anni risponde con il numero 36 e che ha fatto del tempo uno strumento per migliorarsi continuamente. Evra, dal canto suo, porta sulle spalle ben 34 primavere percorse di corsa. E cosa dire di quell’attaccante sempreverde che, sponda laziale, continua a regalare l’emozione del gol ai suoi tifosi nonostante la carta d’identità indichi senza pietà il numero 36? Non c’è che dire, sarà una finale di Coppa Italia che ci ricorderà che non è sempre vero che i “vecchietti” non servono a nulla…