Comunque vada… Grazie a “Massimiliano Allegri from Livorno”

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Massimiliano Allegri un tecnico capace di cose in principio impossibili, ha reso la Juventus capace di grandi imprese

Prima che il 6 Giugno arrivi improvviso e non ci sia più il modo. Prima che l’ultimo risultato diventi più importante di quanto sin qui fatto e vinto. Prima che il vento caldo dell’estate si porti via tutto. Ecco, prima di tutto questo, è tempo di dare a Max quel che è di Massimiliano e di dire ad Allegri una sola parola: grazie. Prendere in mano una squadra che aveva appena vinto 3 scudetti di fila guidata da un condottiero che faceva dello sguardo serio e delle urla senza fine le sue caratteristiche pre-dominanti non era cosa facile. Ereditare il giorno 15 di Luglio una squadra pensata per altri e portarla a vincere quel che ha vinto sin ora appariva a tutti impresa impossibile. Insegnare a un team abituato a essere spronato con rabbia tutti i giorni che si può vincere anche col sorriso sulle labbra era un sogno che nemmeno il più bianconero dei tifosi juventini si permetteva di fare. Dimostrare al mondo che i giocatori della Juve non erano semplici calciatori da “trattoria” ma erano raffinati atleti pronti a sedersi al tavolo del più pregiato ristorante europeo sembrava una scommessa persa in partenza. E invece Massimiliano Allegri from Livorno, con la sua flemma, il suo inguaribile accento e la sua dolce fermezza è riuscito a compiere tutti i miracoli di cui sopra. Que sera sera, cantava Doris Day. L’importante, per tutti, è non dimenticare quel che è stato fatto. Che è tanta roba.

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