Storie sportive da leggere- Roberto Pruzzo in “Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)”

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La storia del “O  Rey di Crocefieschi”, Roberto Pruzzo, al compimento dei suoi 60 anni

«Il 12 aprile i giocatori delle squadre di serie A consegneranno agli avversari un libro al momento del saluto pre -partita. Noi ci portiamo avanti e vi suggeriamo alcune letture pasquali (a base di sport, chiaramente) in cui la noia è totalmente assente».

“Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)”

Ha compiuto 60 anni “O  Rey di Crocefieschi”, conosciuto dai più con il soprannome di “Bomber”. Il suo nome è Roberto Pruzzo, calciatore, centravanti. Non è né alto, né molto coordinato e non ha nemmeno quelli che si dicono “piedi d’oro”. Però Roberto “Bomber” Pruzzo la palla la mette spessissimo in rete, al di là dei portieri.  A 18 anni esordisce in serie A con la pregiata maglia del Grifone. Da lì in poi, con Genoa e Roma, Pruzzo diventerà un idolo delle folle. Amato e rispettato. In campo e fuori. Ed è proprio “fuori” dal campo che il Bomber si fa più uomo e meno calciatore, più umano e meno stella. Anche nelle pagine del suo libro appena uscito, Bomber, per l’appunto, il lato più debole di questo ruvido numero 9, esce spesso allo scoperto, ed è un Pruzzo che fa riflettere, pensare, : “Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai co… , un po’ perché sono stanco, un po’ perché ho voglia di non rompere più le palle a nessuno. Ma per fortuna ci sono “i miei amici di Dezza, cacciatori di un paese vicino a Lucca. Amici di tutta una vita, che mi invitano a mangiare i tordi e le beccacce, quelli con cui ‘cazzeggiamo’ tra uomini, gli stessi che riescono a farmi tornare  il sorriso“.  Roberto Pruzzo, Bomber: il calcio, e non solo, servito in forma di vita vera.

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