Dopo il fallimento del calcio italiano: il “nuovo” Carlo Tavecchio

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Carlo Tavecchio e la rivoluzione che servirebbe al calcio italiano

Dopo il secondo fallimento mondiale, la dirigenza del calcio italiano ha cambiato decisamente rotta. E ha optato per il nuovo! Ecco arrivare in cattedra il giovane Carlo Tavecchio, classe 1943. Un pensionato. Ma non finisce qui. Si parla di calcio che deve crescere grazie a idee creative e a una pulizia cristallina delle partite. Bene, ecco di seguito, liberamente tratto da Wikipedia, e quindi disponibile a chiunque fosse interessato, un breve ma interessante stralcio tratto dalla “biografia digitale” di Carlo il Giovane: Tavecchio (secondo quanto riportato da “Blitz Quotidiano”) avrebbe subito le seguenti condanne alla reclusione: nel 1970 4 mesi per falsità in titoli di credito; nel1994 2 mesi e 28 giorni per evasione fiscale; nel 1996 3 mesi per omesso versamento di contribuzioni previdenziali e assicurative; nel 1998 3 mesi per omissione o falsità in denunce obbligatorie e 3 mesi per violazione delle norme anti-inquinamento e multe per circa 7.000€. Il 19 novembre 2014, quando è presidente in carica della FIGC, il Comitato di Presidenza della FIGC stessa approva l’acquisto di 60.000 copie del suo libro “Ti racconto… Il Calcio”, per una spesa complessiva di circa €107.000”.

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