La Manor forse non correrà e i pneumatici non pagati: la realtà del “ricco” mondo della Formula Uno

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Ben 4 scuderie a rischio fallimento nel campionato mondiale di Formula Uno

La crisi del calcio è arcinota alle cronache sportive. Lo stesso discorso non si può fare per la crisi della Formula Uno. Qualcuno ne ha sentito parlare? Eppure tale crollo economico appare evidente oggi dalle indiscrezioni trapelate: ben due scuderie non avrebbero pagato i pneumatici della scorsa stagione, ergo non avrebbero potuto gareggiare quest’anno se prima non avessero estinto il debito. Per fortuna le debitrici hanno versato i due milioni di euro utili e il grattacapo è risolto. I team minori però denunciano un sempre crescente aumento dei costi, come il passaggio ai dispendiosi motori ibridi, e la mancanza di sponsor.
La Manor sembra il team che più di tutti ne risentirà della crisi della Formula Uno. Creata per correre in questa stagione, lasciando fallire la Marussia con i suoi debiti, la scuderia svizzera non è sicura di scendere in pista domenica e se lo dovesse fare non è poi così sicuro che riuscirebbe a terminare al stagione. Lotus, Force India e Sauber, che avrebbero ottenuto dallo stesso Ecclestone una cifra di 14 milioni a testa, frutto di un piano di salvataggio che gli ha consentito di essere al via del Mondiale, hanno le casse vuote. Quindi, il mondo ricco della Formula Uno, con  suoi piloti strapagati e le macchine super costose sembra, come il resto del mondo, in crisi profonda.

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