La storia delle Olimpiadi: i tedofori più rappresentativi di sempre [FOTO e VIDEO]

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La fiaccola olimpica è il simbolo della tradizione della competizione che risale ai tempi arcaci in cui le Olimpiadi si disputavano solo in Grecia

Il tedoforo è un personaggio molto importante per la cerimonia iniziale delle Olimpiadi. Egli è colui che porta la teda, ossia la fiaccola cerimoniale contenente la fiamma olimpica. Essa come da tradizione attraversa molti Paesi e Nazioni, alcuni mesi prima dell’inizio della competizione, fino ad arrivare alla città ospitante delle Olimpiadi (ogni 4 anni diversa) dove va incontro all’ultimo tedoforo, a cui spetta il ruolo più importante. Egli, infatti, è l’atleta più rappresentativo di tutta la staffetta olimpica ed è colui che accende la fiamma nel braciere olimpico, simbolo delle Olimpiadi, che rimarrà acceso per tutto il proseguo  della competizione.La persona scelta per interpretare questa “parte” dev’essere quindi un degno rappresentante dello sport e dei valori che esso impersonifica.

Per quanto riguarda le Olimpiadi estive i tedofori che sono stati i più rappresentativi sono stati:

  1. Giancarlo Peris, primo tedoforo italiano, ultimo staffettista alle Olimpiadi del 1960 di Roma. Nonostante non fosse un atleta affermato, Peris era “solo” il vincitore dei campionati studenteschi di corsa campestre romana. Quell’anno infatti era stato deciso che chi oltre ad avesse vinto il campionato avrebbe anche simbolicamente portato la fiaccola olimpica. Peris corse emblematicamente per gli ultimi 350 metri prima di arrivare al braciere.
  2. Yoshinori Sakai, è stato un giornalista sportivo e atleta giapponese specializzato nei 400 metri piani, ultimo tedoforo ai giochi olimpici di Tokyo del 1964. Egli fu scelto, sì pe i suoi meriti sportivi (vinse una medaglia d’oro nella staffetta 4×400 metri ai Giochi asiatici), ma ancor di più per il peso sociale che la sua provenienza anagrafica offriva. Egli infatti era originario di un paese vicino Hiroshima, dove venne sganciata la prima bomba atomica e nacque proprio il giorno in cui la bomba esplose.
  3. La prima donna ad essere l’ultimo tedoforo della staffetta olimpica fu Norma Enriqueta Basilio Sotelo, alle Olimpiadi estive del 1968 a Città del Messico. Ella era una specialista dei 400 metri piani e degli 80 metri ostacoli.
  4. Sergej Aleksandrovi? Belov, cestista più volte medagliato a livello olimpico per l’ex URSS, ha vinto quattro medaglie olimpiche, compreso un oro nel 1972. È stato colui che ha acceso la fiaccola olimpica alle Olimpiadi del 1980 a Mosca.
  5. L’atleta paraolimpico Antonio Rebollo, spagnolo che non accese la fiaccola tradizionalmente, ma dalla sua sedia a rotelle. Egli disarcionò una freccia infiammata che incendiò il braciere dello stadio olimpico di Barcellona, durante le Olimpiadi del 1992.
  6. Muhammad Ali, che alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 commosse e emozionò tuttolo stadio americano, arrivando a causa del morbo di Parkinson di cui era affetto, un po’ traballando al braciere olimpico. In quell’occasione gli fu anche riconsegnata la medaglia d’oro vinta a Roma nel 1960, poiché si narra che abbia gettato l’originale in un fiume come plateale gesto di protesta verso il suo Paese e la perdurante discriminazione razziale che, al suo ritorno in patria dopo i fasti romani, portò un ristoratore a rifiutarsi di servirlo appunto perché nero.

 

 

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