Wimbledon, Murray trionfa. Primo britannico dopo Perry 77 anni fa

SportFair

_68598443_andy-murray-getty-blogLo scozzese Andy Murray, numero 2 del mondo e del tabellone, ha vinto il torneo di singolare maschile di Wimbledon. Nella finale della prova londinese del Grande Slam, il 26enne britannico ha sconfitto il coetaneo serbo Novak Djokovic, numero uno al mondo e del seeding, col punteggio di 6-4 7-5 6-4, in 3 ore e 8′. Sull’erba del Centre court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra, dove lo scozzese ha vinto lo scorso anno la medaglia d’oro alle Olimpiadi, un tennista britannico non vinceva la prestigiosa prova del Grande Slam dal 1936, quando trionfo’ per l’ultima volta Fred Perry.  In una giornata molto calda, con numerosi sudditi di sua Maesta’ a gremire gli spalti e anche all’esterno dell’arena, Murray ha confermato i suoi continui progressi, dominando Djokovic. Ma e’ stato un successo sofferto per Murray, successo numero 28 in carriera, il secondo in uno Slam, ma soprattutto il primo a Wimbledon. Nella prima frazione lo scozzese ha centrato il break decisivo al settimo gioco. Nel secondo set il serbo si e’ trovato avanti di un break (4-2); ma ha subito poi la grande rimonta di Murray, il quale prima ha centrato il controbreak al settimo game e poi ha strappato nuovamente il servizio all’avversario sul 5 pari. Altalenante e lunga, infine, la terza partita. Prima il britannico e’ andato avanti sul 2-0; poi Djokovic ha rimontato ed e’ andato ancora una volta in vantaggio per 4-2; infine Murray ha conquistato quattro giochi consecutivi, tra i quali l’ultimo, quanto mai combattutto, nel quale il mai domo tennista allenato da Marian Vajda e’ stato bravo ad annullare tre match ball all’avversario prima di arrendersi definitivamente. Davanti al Centre court in delirio, Murray ha detto: “Mi sento un’ po diverso rispetto allo scorso anno, quando persi una difficilissima finale. Quella e’ stata una delle giornate piu’ difficili della mia carriera. Oggi, invece, sono veramente contento: spero che vi siate goduti questo successo, che tutti qui in Gran Bretagna attendevamo da 77 anni”. “Sono molto felice per tutti i miei tifosi, per tutti i britannici e per il mio staff. Ho un ottimo team. Questo titolo e’ dedicato anche a loro e in particolare al mio coach, Ivan Lendl, che qui non e’ mai riuscito a vincere, pur avendo giocato due finali. Ringrazio lui, l’intero staff che mi segue e abbraccio mia mamma”, ha concluso Murray, rivolgendosi al box dal quale i parenti e gli accompagnatori hanno assistito alla finale. Sugli spalti anche il primo ministro della Scozia, il premier inglese e il presidente della Serbia. Assente, invece, la Regina, che Murray incontrera’ nei prossimi giorni, quando sara’ insignito del titolo di Sir.

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