Roma, Zeman: “Se la società non è contenta può cambiare”

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”Se mi sento fortunato a non essere stato ancora esonerato? Con questi risultati siamo settimi, ci sono 13 squadre sotto di noi, quindi 13 allenatori dovrebbero essere esonerati, ma io non la penso cosi’. Non mi preoccupo, poi il discorso e’ che nel calcio puo’ accadere di tutto e se la societa’ non e’ contenta puo’ cambiare”. Zdenek Zeman non si sente un allenatore a tempo. Alla viglia della partita contro il Palermo, in programma domani sera all’ Olimpico, il tecnico giallorosso spiega di comprendere il malumore della piazza (”e’ normale che l’ambiente non sia contento, se non ci sono i risultati sperati’‘), ma sottolinea di non voler cambiare strada: ”Io continuo a dire che sono convinto di quello che faccio; questa squadra possiede dei valori che, prima o poi, verranno fuori”. ”Settimana cruciale tra Palermo e derby contro la Lazio? Non sento maggiore pressione. Sono responsabile di una squadra che magari finora non ha fatto quello che ci si aspettava ne’ da parte della societa’ ne’ da parte dei tifosi – ha poi aggiunto Zeman, nella conferenza stampa di Trigoria -. Il risultato di una partita o dell’altra non dovrebbe cambiare o spostare gli obiettivi”. ”La societa’ non mi ha mai suggerito quello che devo fare, mi lascia la mia responsabilita’ – ha quindi precisato l’allenatore della Roma -. Con la dirigenza finora vado d’accordo, abbiamo gli stessi obiettivi, la stessa voglia di fare. Cambiare modulo? Non ce n’e’ bisogno. Una grande squadra ha un suo gioco, che deve cercare di imporre. Il Barcellona non cambia mai atteggiamento, anche se perde una partita. Io sto cercando di costruire una grande squadra”.

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