Roma, Zeman: “Roma da terzo posto”

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”La Roma puo’ puntare al terzo posto. Lo dimostrano le prestazioni”. Zdenek Zeman non cambia idea. Il flop casalingo contro l’Udinese non scalfisce le certezze del tecnico boemo. ”Il percorso di crescita non si e’ azzerato, la Roma ha giocato un buon calcio anche contro Bologna e Udinese”, dice Zeman alla vigilia della gara con il Parma. ”Purtroppo, paghiamo errori di distrazione. Come allenatore sono responsabile, anche se si tratta soprattutto di errori individuali. Posso fischiare quanto voglio dalla panchina… I cali di attenzione costano cari: abbiamo buttato 6 punti, se non lo avessimo fatto ora non si direbbero certe cose”, dice l’allenatore. ”Dobbiamo trovare continuita’ e concentrazione per tutti i 90 minuti. Ho le mie convinzioni e, finche’ qualcuno non mi convince che siano sbagliate, non cambio idea. Il mio gioco e’ prevedibile? Si’, infatti dopo la prima mezz’ora contro l’Udinese dovevamo condurre 4-0…”, aggiunge. ”Dite che la Roma dura mezz’ora? Ma a Genova abbiamo recuperato nel secondo tempo”, aggiunge replicando in maniera perentoria alle domande in sala stampa. ‘‘E’ normale che si debba lavorare per metabolizzare le novita’. I difensori, che sono tutti nuovi, non sono ancora un gruppo”, spiega ancora. La squalifica di Panagiotis Tachtsidis crea un vuoto a centrocampo: per la posizione di regista, lo statunitense Michael Bradley sembra in vantaggio rispetto a Daniele De Rossi. ”Devo ancora scegliere. Bradley e’ piu’ abituato a giocare mediano, mi meraviglio di voi -dice ai cronisti-: De Rossi e’ qui da 10 anni e il regista e’ sempre Pizarro. De Rossi lo scorso anno e’ stato impiegato come regista? Beh, ha fatto anche il difensore centrale se e’ per questo…”. ”Il suo ruolo naturale e’ intermedio destro -ribadisce-. Puo’ fare il regista, ma lo ha fatto poche volte e in situazioni d’emergenza”. Il dibattito tattico si allarga al bosniaco Miralem Pjanic. ”Voi pensate che anche Pjanic possa essere un regista: non lo ha mai fatto nella sua vita. Sono coerente: questa rosa mi soddisfa e tutti possono trovare spazio. Questa e’ una squadra, tutti possono essere impiegato. Non mi piace il giochino per cui chi non gioca si deve cedere”, dice rispondendo alle domande sull’eventuale cessione dell’ex calciatore del Lione a gennaio. In attacco, il tridente Osvaldo-Totti-Lamela verra’ confermato. ”In questo momento sono affidabili. Poi, secondo voi 3 punte sono anche troppe… Perche’ non gioca Destro? E’ un elemento importante ma purtroppo in campo si va in 11. Per lo stesso motivo non gioca Lopez: in campo si va in 11 e non ho l’esigenza di cambiare”. ”Le gerarchie si stabiliscono sul campo, non sulla carta, e possono cambiare per le condizioni fisiche e mentali. Io lavoro per la Roma non contro la Roma: in tutte le squadre c’e’ concorrenza e bisogna conquistare il posto. Capisco che tutti vogliano giocare, ma io scelgo in base a quello che vedo in settimana e in base alle esigenze della squadra”.

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